È ricoverato in ospedale, a Napoli il professore che ha scritto un post ingiurioso contro la figlia della premier, Giorgia Meloni. Avrebbe tentato il suicidio inserendo farmaci pericolosi e si opporrebbe persino alla lavanda gastrica.
Tenta il suicidio e si oppone alle cure l’autore del post social contro la figlia della premier, Giorgia Meloni
“Ho assunto diversi barbiturici, diversi farmaci, è una situazione che non riesco a sostenere, mi sono rifiutato di sottopormi alla lavanda gastrica e ora la polizia vuole parlarmi”. Così all’Adnkronos Stefano Addeo, il professore di tedesco di un istituto scolastico di Cicciano (Nola), nel mirino per un post contro la premier Giorgia Meloni ammettendo di avere tentato il suicidio.
In codice rosso in ospedale
L’uomo è ricoverato in codice rosso all’ospedale di Nola ma non sarebbe in pericolo di vita.
A intervenire oggi, nel pomeriggio di oggi, sono stati i i carabinieri della stazione di Marigliano che hanno raggiunto la casa del prof autore del post ‘incriminato’. Secondo quanto si apprende, l’uomo avrebbe avvisato la dirigente scolastica dell’istituto in cui insegna e ingerito un cocktail di medicinali e alcool.
La preside ha allertato i carabinieri che sono subito intervenuti, salvando l’insegnante, che ora è ricoverato in codice rosso presso l’ospedale di Nola, ma non sarebbe in pericolo di vita. Su di lui pendono un’inchiesta della Procura di Roma e una indagine disciplinare.
Il professore, finito su tutti i giornali dopo essere stato individuato dalla Polizia postale come autore del post nel quale augurava che la figlia della Meloni facesse la fine della ragazza assassinata ad Afragola, nella mattinata aveva scritto alla premier per scusarsi chiedendole un’occasione per incontrarla.