Ardea, il bando per la gestione delle aree verdi va deserto: nessuna offerta dai privati e i parchi pubblici restano allo stato brado

Flop del bando per la concessione delle aree verdi: il progetto prevede la gestione dei parchi pubblici per 15 anni 

Nessuna offerta, nessun progetto, nessun gestore. Il bando pubblico lanciato dal Comune di Ardea per l’affidamento in gestione delle aree verdi cittadine è ufficialmente andato deserto.

Flop del bando per la concessione delle aree verdi: il progetto prevede la gestione dei parchi pubblici per 15 anni

Il progetto – fortemente voluto dall’amministrazione Cremonini – prevedeva la concessione per 15 anni dei principali parchi pubblici della città ai privati, in cambio della possibilità di svolgere attività economiche compatibili con la vocazione degli spazi. L’intento dichiarato era quello di rilanciare il verde urbano e garantire una manutenzione regolare, senza pesare troppo sul bilancio comunale. Ma il risultato, almeno per ora, è stato nullo.

Nessun operatore ha presentato domanda. Un’assenza totale che riaccende la polemica e solleva interrogativi profondi sulla gestione del verde pubblico ad Ardea: perché nessuno ha partecipato? Le opposizioni, in particolare i consiglieri di Ardea Domani, Luca Vita e Niko Martinelli, da mesi segnalano le criticità del bando, parlando apertamente di “privatizzazione mascherata” e di “un’idea sbagliata di città, dove lo spazio pubblico si trasforma in concessione commerciale”.

II punti verdi individuati dall’Amministrazione sono:

“Parco Via Reno” – Via Reno angolo Viale Nuova California – località Tor San Lorenzo

“Parco Boschetto” Via Lecce – Via Gorizia

“Parco Albarelli” Via Varese

“Parco Rielasingen” Tor San Lorenzo – via del Parco angolo largo Nuova California

Area verde comunale Via Firenze e Via Foggia

Parco Pratica di Mare Via Novara

Area verde comunale Piazza Falcone e Borsellino

Il bando deserto viene ora interpretato dall’opposizione come una “piccola vittoria”, ma il nodo cruciale rimane irrisolto: come garantire la cura e la fruibilità delle aree verdi di Ardea? Una vittoria per chi?

A rimetterci sono sempre i cittadini

Il nodo centrale resta sempre lo stesso: il Comune non riesce – da solo – a garantire la manutenzione del verde pubblico. Ma allo stesso tempo, i tentativi di “esternalizzazione” non riescono a convincere né i privati, né la cittadinanza. Il recente bando, che prevedeva la possibilità di aprire chioschi o altre piccole attività commerciali nei parchi, non è bastato a rendere appetibile l’impegno. Troppo alti i costi, troppi i vincoli, troppo bassa la redditività potenziale.

La vicenda del bando non è che l’ultimo capitolo di una storia complessa e a tratti fallimentare. Il verde pubblico ad Ardea è stato spesso al centro di promesse elettorali, piani ambiziosi e bandi rimasti lettera morta.

A rimetterci sono sempre i cittadini che sono privati di giardini e aree verdi per passeggiare, prendere una boccata d’aria, ritrovarsi o far correre i bambini. Con il caldo il desiderio di un po’ di refrigerio, soprattutto negli orari più difficili, farebbe piacere a tutti.