Il potenziamento e la modernizzazione delle infrastrutture di Roma e del Lazio sono una necessità improrogabile per rendere l’area competitiva sul mercato delle Capitali europee. Questa è la visione condivisa emersa dal convegno “Insieme per il futuro di Roma e del Lazio“, organizzato dal think tank Riparte l’Italia presso l’Associazione Civita di Piazza Venezia. L’evento ha riunito figure chiave come l’assessore capitolino al Turismo Alessandro Onorato, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il Sottosegretario all’Economia Federico Freni.
Al convegno “Insieme per il futuro di Roma e Lazio” imprese e istituzioni alleate per un’accelerazione nella realizzazione delle infrastrutture necessarie per la crescita del territorio
Il dibattito ha evidenziato come la Capitale e l’intera Regione si trovino di fronte a una sfida cruciale per il rinnovamento, la gestione e la manutenzione dei propri sistemi infrastrutturali. Queste progettualità richiedono un approccio strategico e integrato, con la collaborazione di istituzioni pubbliche, imprese private e cittadinanza. L’obiettivo è chiaro: sostenere la crescita economica e migliorare la qualità della vita dei residenti, rendendo il Lazio più competitivo e accessibile. Migliorare la qualità della vita per i turisti significa migliorarla automaticamente anche per chi vive quotidianamente il territorio.
Progetti chiave per la mobilità e lo sviluppo
Tra le sfide infrastrutturali più urgenti per l’area metropolitana di Roma, che ospita quasi il 74% della popolazione regionale, spiccano numerosi progetti vitali:
- Sviluppo del nodo ferroviario di Roma: con un focus sulle stazioni di Termini e Tiburtina, e il potenziamento dei servizi di Alta Velocità che collegheranno la Regione anche alla Puglia nel breve-medio periodo.
- Stazione del Pigneto: un’opera fondamentale che connetterà la Metro C al sistema ferroviario regionale.
- Chiusura dell’anello ferroviario: l’auspicabile avvio dei cantieri per completare questa infrastruttura cruciale.
- Prolungamento della Linea C: estensione della metro fino a Piazzale Clodio.
- Asse produttivo Roma – Fiumicino: con la realizzazione del nuovo Ponte dei Congressi e il potenziamento delle infrastrutture per la mobilità tra Roma e il litorale, inclusi il nuovo Ponte della Scafa tra Fiumicino e Ostia.
Il dibattito ha posto l’accento anche sul ruolo strategico delle principali “porte” di accesso della Regione, punti di riferimento essenziali per l’accoglienza dei flussi turistici e per il consolidamento del protagonismo del Lazio nel contesto nazionale e internazionale. Investire in queste aree significa rafforzare l’attrattiva turistica e la connettività globale della regione.
Lo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino
L’aeroporto di Fiumicino ha una capacità di accoglienza ormai al limite: nel 2024 i passeggeri transitati per il “Leonardo da Vinci” sono stati 49,2 milioni con un tasso di crescita del 21,3% rispetto all’anno precedente. Se il trend dovesse confermarsi anche nel 2025 si arriverà alla capienza massima dell’infrastruttura aeroportuale romana calcolata in 60 milioni di transiti. E’, urgente, dunque, implementare spazi e tecnologie al servizio del traffico su Fiumicino.
Nel corso del convegno i vertici di Aeroporti di Roma, l’Amministratore delegato Marco Troncone e il Presidente Vincenzo Nunziata, hanno illustrato il dossier relativo al Piano di sviluppo dell’Aeroporto di Fiumicino, recentemente entrato nella Top10 dei migliori scali del mondo, per rispondere alle crescenti esigenze e previsioni di traffico dei prossimi anni. Con i presenti ben consapevoli che procedere con l’ampliamento del “Leonardo da Vinci” non significhi soltanto potenziare le connessioni tra Roma, l’Italia e il resto del mondo, ma anche sostenere in modo determinante la crescita economica della Regione e di tutta Italia, consolidandone il ruolo strategico nel panorama del trasporto aereo globale.
Il Masterplan del “Leonardo da Vinci”
Sul piatto ci sono 5 miliardi di euro di investimenti da parte dei privati. “Per l’aeroporto di Fiumicino è pronto un masterplan di lungo termine di sviluppo sostenibile per portare l’aeroporto a un livello capacitivo sino a 100 milioni di passeggeri, che sembra un numero stratosferico, ma è assolutamente quello che accadrà, almeno nei prossimi anni. Sul progetto, totalmente nuovo rispetto ad altre ipotesi di sviluppo di una decina di anni fa e che è molto più sostenibile con uno sviluppo intensivo dell’aeroporto all’interno del nostro perimetro con l’utilizzo di un ulteriore terreno al livello minimo, c’è un dialogo costante e continuo con il Comune di Fiumicino” così l’AD Aeroporti di Roma Marco Troncone all’evento.

Uno dei punti più importanti del Masterplan, che interessa circa 260 ettari di terreno, è la realizzazione della quarta pista che verrà costruita all’interno del perimetro aeroportuale già esistente, posizionandosi in parallelo alla pista 3 già in attività. Non si parla solo di piste e strutture interne, si lavorerà anche sulla viabilità esterna.
“L’Aeroporto di Roma Fiumicino è su un crinale di crescita esponenziale – ha evidenziato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e alle Finanze, Federico Freni – Bisogna necessariamente guardare ad uno sviluppo di un’ulteriore pista e di nuovi servizi. È con orgoglio di romano e cittadino di Roma che ricordo come vinciamo da diversi anni il premio di miglior aeroporto d’Europa e siamo tra i migliori del mondo. Il piano di sviluppo ci consentirà di restare su queste posizioni e di migliorare”.
Fare rete tra pubblico e privato
“Abbiamo la grande occasione di fare sistema in una città e in una regione straordinarie – ha avidenziato Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita nell’aprire i lavori – Disponiamo di grandi imprese delle infrastrutture, dello spazio, della difesa, del turismo, dell’industria culturale e creativa. Gli investitori hanno già dato fiducia a Roma e alla regione e quindi possiamo guardare al nostro futuro con orgoglio e soddisfazione. La sfida adesso è capire come fare rete e coordinare e armonizzare le ricchezze di questa regione e di questa città. I prossimi 10 anni sono il nostro momento. Le risorse ci sono, abbiamo istituzioni che hanno visione e quindi dobbiamo solo fare in modo che le cose succedano con il pragmatismo e la velocità che le nostre aziende sono abituate a mettere in campo per vincere le sfide del mercato. E’ il momento di sancire una santa alleanza tra tutte le migliori energie di Roma e del Lazio perché si possa guardare al futuro con orgoglio e soddisfazione”.