Indagini puntate sui pusher e su eventuali ritardi nei soccorsi. La procura di Roma procede per omicidio colposo per la morte di Malkhaz Ekhvaia, il 27enne ex portiere nelle serie minori in Georgia, soccorso qualche notte fa dopo un festino a base di sesso alcol e droga in un appartamento di via Francesco Valesio, zona Furio Camillo, a Roma.
Calciatore muore dopo il festino a base di alcol e droga, sentiti i coinquilini. Si indaga per omicidio colposo
Secondo le prime ricostruzioni, Ekhvaia avrebbe accusato un malore all’interno dell’abitazione condivisa con altri connazionali georgiani. Invece di chiamare subito i soccorsi, i coinquilini – presumibilmente alterati da sostanze stupefacenti e indaffarati forse a far sparire anche tracce sospette – lo hanno trascinato in strada, lasciandolo ai piedi del palazzo per poi chiedere aiuto a dei passanti. Quando l’ambulanza è arrivata, era già troppo tardi: il giovane è poi morto poco all’ospedale San Giovanni.
Le indagini
Gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato San Giovanni stanno ora indagando per capire chi ha fornito la droga. Il sostituto procuratore Alessandra D’Amore, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
I sospetti si concentrano sull’effettiva tempistica dell’intervento e sulle responsabilità dei coinquilini. Le analisi tossicologiche hanno confermato la presenza di cocaina ed eroina nel corpo della vittima. Nell’appartamento, durante i rilievi della Scientifica, sono state trovate modeste, invece, solo pochi grammi di marijuana, ma gli inquirenti sospettano che vi sia stato ben altro. Magari fatto sparire prima di chiamare i soccorsi.
I testimoni ascoltati fino a questo momento hanno fornito versioni confuse e contraddittorie. Alcuni dei coinquilini – quasi tutti con precedenti per furti e rapine – hanno dichiarato di non conoscere bene la vittima e di aver avuto difficoltà a spiegarsi con i soccorritori per problemi di lingua. Una giustificazione che non convince gli investigatori.
“Negli ultimi tempi il via vai notturno era diventato insostenibile”, racconta una condomina.
La procura attende ora l’esito dell’autopsia per stabilire con certezza le cause del decesso.