Donna uccisa a coltellate a Fregene, fermata la nuora

Il corpo era stato trovato dal figlio nel villino di via Santa Teresa di Gallura. La donna uccisa con 15 coltellate

Donna uccisa a coltellate a Fregene, fermata la nuora

È stata fermata la nuora di Stefania Camboni, la donna uccisa nella sua abitazione a Fregene. Questi gli ultimi sviluppi dopo il drammatico ritrovamento di ieri mattina, giovedì 15 maggio. 

Il corpo era stato trovato dal figlio nel villino di via Santa Teresa di Gallura. La donna uccisa con 15 coltellate

La nuora di Stefania Camboni, 58 anni, era stata sentita nella giornata di ieri dai carabinieri. La donna era in casa nella notte in cui è avvenuto l’omicidio e il suo racconto non ha convinto gli inquirenti.

La Procura di Civitavecchia, guidata da Alberto Liguori, procede per omicidio. In base agli accertamenti sarebbe emerso che la donna con molta probabilità conosceva l’assassino e, inoltre, non ci sono segni di effrazione o soldi spariti da casa.

Stefania Camboni, 58 anni, era stata trovata morta dal figlio che rientrava dal lavoro dopo il turno di notte.

E’ stata uccisa con 15 coltellate, colpita all’addome e con una più profonda alla gola. 

La compagna del figlio, trentenne, è accusata di omicidio. Non si esclude che la 58enne sia stata uccisa nel sonno.

Il movente

La svolta è arrivata nella tarda serata di ieri quando è stato disposto il fermo. La procura della Repubblica di Civitavecchia indaga per omicidio volontario. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, al termine di un lungo interrogatorio.

Si indaga sul movente ricostruendo i rapporti tra le due e le ultime ore di Stefania Camboni, la cui auto è stata rinvenuta con il finestrino abbassato in una cunetta su via Agropoli, alle spalle del villino.

In terra era stato trovato il portafogli della vittima.

L’area attorno alla villetta di via Santa Teresa di Gallura è stata interdetta. Sul posto ci sono le pattuglie dei carabinieri.

Il messaggio prima di morire

Nelle ore precedenti l’omicidio Stefania Camboni aveva affidato ai social un messaggio enigmatico. “Quando cercate di ferirmi, ricordatevi che ho visto chiudere una bara con la persona più importante della mia vita”, aveva scritto.

L’intervento del Vescovo

La giornata di ieri è stata drammatica. Oltre all’uccisione di Stefania Camboni, il litorale è stato sconvolto anche dal femminicidio di una donna, a Civitavecchia.

“La drammatica morte di due donne del nostro territorio, a Fregene e a Civitavecchia, ennesime vittime della violenza, ferisce profondamente tutta la nostra comunità. Esprimo a nome delle nostre Chiese la vicinanza al dolore dei cari e di tutte le persone colpite da queste due tragedie. Mentre ribadiamo la certezza della Risurrezione nella vita eterna, assicuriamo preghiere di suffragio per Stefania e Teodora. Dobbiamo impegnarci tutti nell’ambito dell’educazione, del rispetto e della dignità di ogni persona.

Chiediamo un impegno ulteriore alla comunità civile per creare le condizioni di una rinnovata pace sociale e per il superamento di tutte le forme di disagio che generano gesti incomprensibili e inaccettabili”.