Costruttori, amministratori di condominio e proprietari di appartamenti in rivolta a Ostia per un disservizio gravissimo che mette a rischio l’incolumità delle persone e paralizza un’intera economia. I tempi d’attesa per i permessi all’occupazione di suolo pubblico indispensabili per montare i ponteggi per le manutenzioni delle facciate dei palazzi arrivano quasi a un anno. La ragione? Banalissima: all’Ufficio tecnico del X Municipio non ci sarebbe chi fa i conteggi sul dovuto all’amministrazione per il rilascio dei permessi.
Attese anche di un anno per i cantieri di manutenzione delle facciate: non si rilasciano i permessi per l’occupazione di suolo pubblico perchè manca chi fa i conteggi
E’ l’incubo che stanno vivendo costruttori, amministratori di condominio e proprietari di appartamento costretti a confrontarsi con un disservizio grave, che implica non solo il fermo di un’economia legata all’edilizia ma anche questioni di sicurezza. “Ci sono domande di occupazione di suolo pubblico per la posa di ponteggi in attesa di risposta dal mese di giugno 2024 – racconta Gianluca Poscente anche a nome di colleghi amministratori di condominio – La ragione per la quale questo settore dell’Ufficio tecnico municipale va al rallentatore è la carenza di personale che si occupi di conteggiare il dovuto all’amministrazione da parte dei condomini interessati dai lavori. Una mancanza assurda: nell’epoca dell’intelligenza artificiale, non c’è chi può fare il computo tra spazio occupato, periodo interessato e costo per metro quadro dovuto al Municipio”.
“Il problema è estremamente serio per due ordini di motivi: la sicurezza e l’economia del settore, che a sua volta comporta posti di lavoro – aggiunge un altro amministratore di condominio – Ostia ha un microclima che, denso di salsedine soprattutto durante le mareggiate, usura maggiormente le facciate dei palazzi. Il ritardo degli interventi, non dovuto alla volontà dei proprietari ma a lungaggini dell’amministrazione, aumenta il rischio di distacco di cornicioni e intonaci con pericoli per i pedoni”.
“Non siamo in grado di fare previsioni sui tempi delle lavorazioni – aggiunge un costruttore – Questo si traduce nella rinuncia di alcuni appalti e, ovviamente, si ripercuote sui lavoratori, che siamo costretti a ridurre”. Insomma, soprattutto in vista della bella stagione, i cantieri che ogni ditta potrebbe avviare, sono ridotti a un numero esiguo per colpa delle lungaggini burocratiche impreviste.
La risposta dell’amministrazione
L’assessore municipale all’Edilizia privata e Lavori pubblici, Guglielmo Calcerano è a conoscenza della situazione. “E’ successo che un dipendente dell’Ufficio tecnico particolarmente bravo e rapido in questo tipo di lavoro – ammette – è andato in pensione. E per questo motivo l’ufficio è andato in sofferenza. Sappiamo dei ritardi. Io stesso ho ricevuto lamentele a tal proposito anche se ci risulta un’attesa nell’ordine di cinque-sei mesi di tempo e non di un anno ma stiamo correndo ai ripari anche se restiamo in un clima di pesante carenza nell’organico. Il Direttore dell’Ufficio tecnico ha firmato un Ordine di servizio per accelerare le pratiche di questo settore, magari riducendo altri flussi di lavoro. In questo momento, ricollocare altre procedure per accelerare il settore dei permessi di occupazione di suolo pubblico è il massimo che si possa fare. Confidiamo nelle assunzioni legate al concorso per 800 nuovi posti di lavoro”.
“In compenso – conclude Calcerano – grazie a una risorsa in più dedicata a quell’ufficio, mi fa piacere evidenziare un iter più rapido nel rilascio dei permessi a costruire nel nostro Municipio”.