La Casa Clandestina è stata posta sotto sequestro. Nella giornata di oggi, venerdì 9 maggio, sono stati messi i sigilli ai locali di via San Quiriaco, a Ostia.
Messa sotto sequestro la Casa Clandestina. Il gestore: “Amareggiati, stanchi. Ma ancora innamorati di un’idea, che presto tornerà”
A dare la notizia della chiusura della Casa Clandestina di Ostia è stato lo stesso gestore. “La Casa Clandestina è stata chiusa in via preventiva. Quindi senza aver commesso praticamente nessun reato. Avete chiuso uno spazio che faceva studiare e lavorare centinaia di persone in maniera totalmente gratuita”.
Oggi 9 maggio la Polizia Locale del X Gruppo Mare ha proceduto con il sequestro su disposizione della Polizia Giudiziaria. Si contesta il reato all’articolo 659 del Codice penale, che punisce “chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici”.
Un luogo di ritrovo
La Casa Clandestina è stata, in questi anni, un ritrovo di ragazzi e di persone di ogni età.
A disposizione wi-fi gratuito, giochi da tavolo. Sono state messe in atto iniziative di volontariato come il regalo sospeso a Natale e la raccolta di coperte per i senza fissa dimora.
Seduti ai tavoli, circondati dai colori, gente che giocava a scacchi, studiava, lavorava al pc. Un luogo dove mangiare e bere ma dove l’idea della comunità e del sociale aveva una valenza di rilievo, fondamentale.
Qui sono passati artisti di ogni genere, scrittori, musicisti, poeti, pittori.
“Non vogliamo giudicare o puntare il dito – spiega il gestore – ci stiamo sfogando e cercare di dare un senso a tutto questo. Abbiamo subito più di 700 controlli e non sono mai stati riscontrati problemi, cibi tenuti benissimo, pulizia impeccabile. La sera non creiamo disturbi, molti vicini partecipano alla vita della Casa, anche i figli delle poche persone che si lamentano della Casa vengono sempre qui. Siamo senza parole”.
La solidarietà
Sono in molti ad esprimere la propria solidarietà e a lanciare appelli dopo questa chiusura, mettendosi a disposizione per eventuali iniziative.
Decine e decine di messaggi stanno arrivando a Diego Gianella, il gestore.
Si va da chi si dichiara schifato e pronto a protestare al “Diego siamo con voi, non mollare/ molliamo”, passando anche per diversi musicisti che qui hanno suonato.
C’è chi chiede in che modo “la comunità può aiutare” a chi individua Casa Clandestina come “luogo d’arte e di cultura, di pace e di amicizie, connessioni tra individui… Luogo da proteggere e tutelare”.