Orrore in casa di un uomo romano: scoperti centinaia di foto e video pedopornografici

Aveva scaricato dal web centinaia di file pedopornografici per creare l'archivio dell'orrore, con foto e video di bambine di appena 5 anni 

Si è conclusa con una sentenza di condanna a due anni di reclusione il processo a carico di un uomo romano, accusato di detenzione foto e video  pedopornografici.

Aveva scaricato dal web centinaia di file pedopornografici per creare l’archivio dell’orrore, con foto e video di bambine di appena 5 anni

Il Giudice per l’Udienza Preliminare di Roma, ha emesso la sentenza dopo che le indagini della Polizia Postale avevano portato alla luce un vero e proprio archivio dell’orrore nell’abitazione dell’uomo, con centinaia di foto e video di minori abusati, che l’uomo teneva nella memoria di un telefono cellulare scoperto durante una perquisizione.

Immagini agghiaccianti che vedevano come protagoniste bambine e adolescenti, tra cui tante innocenti di appena 5 anni, costrette a subire atti sessuali da uomini adulti e coetanei.

Le indagini della Polizia Postale: dal web all’arresto dell’orco pedofilo

E’ stata un’indagine condotta dalla polizia postale e delle comunicazioni del Lazio, ad intercettare l’uomo poi arrestato all’inizio del mese novembre del 2024 e finito ai domiciliari.

Una volta accertato che il 61enne, aveva per anni scaricato dal web un’enorme quantità di foto e video con contenuti pedopornografici, gli agenti avevano fatto scattare la perquisizione nella sua abitazione, dove era stato rinvenuto il telefono cellulare incriminato con il contenuto che non ha lasciato dubbi.

Sul dispositivo, secondo quanto riportato da Il Messaggero, c’erano quasi 500 foto a sfondo sessuale che coinvolgevano minori soprattutto di sesso femminile, tra i 5 e i 16 anni di età, e se non bastasse anche più di 800 video che riprendevano addirittura atti sessuali con adulti e coetanei.

La condanna con una pena inferiore alle richieste del PM

L’imputato, per questo accusato di detenzione di materiale pedopornografico realizzato utilizzando minorenni, all’interno del suo smartphone, al termine del processo con rito abbreviato del quale il gup di Roma lo ha condannato a due anni di reclusione. Due mesi in meno rispetto alla richiesta avanzata dal pubblico ministero Alessia Natale.