Una maxi operazione di bonifica è stata condotta oggi sulle sponde del fiume Tevere, in un’area particolarmente sensibile dal punto di vista della sicurezza urbana, adiacente al Vaticano, dove il reparto operativo e il nucleo di tutela fluviale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, con la Questura di Roma, hanno messo in atto un blitz per rimuovere tende e insediamenti abusivi.
Dietro all’perazione anti-degrado con decine di agenti lungo il Tevere anche un’azione per la sicurezza prima del Conclave
L’intervento è avvenuto in particolare sugli argini del fiume della Capitale, nel tratto compreso tra ponte Testaccio e ponte Umberto II, dove l’operazione, pianificata dal Comando del Corpo in previsione dell’imminente Conclave, ha visto un dispiegamento di decine di agenti della polizia locale e di mezzi e personale dell’AMA, per la rimozione di rifiuti e masserizie accumulate negli insediamenti abusivi.
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Sgombero sulle sponde del Tevere: l’azione in vista dell’imminente Conclave
L’operazione di bonifica delle sponde del Tevere rientra in una più ampia strategia di controllo e ripristino del decoro urbano in vista dell’imminente Conclave, e specialmente degli insediamenti abusivi lungo gli argini del fiume che oltre a rappresentare un problema di degrado ambientale e di igiene pubblica, avrebbero potuto costituire un potenziale rischio per la sicurezza.
L’operazione di rimozione di insediamenti e rifiuti
L’intervento ha visto gli agenti della polizia locale impegnati nella rimozione degli insediamenti abusivi, costituiti principalmente da tende e ricoveri di fortuna, mentre il personale dell’AMA ha provveduto alla bonifica dell’area, rimuovendo ingenti quantità di rifiuti e masserizie abbandonate nel corso del tempo dagli occupanti abusivi.
SULPL: “Il Corpo è sotto organico eppure sta svolgendo un lavoro straordinario per la sicurezza”
Un’operazione sulla quale è intervenuto il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL), attraverso il Segretario Romano Marco Milani:
“Sebbene sotto organico di 3mila unità, il Corpo sta svolgendo un lavoro straordinario sulla Sicurezza urbana. Le nostre competenze sono aumentate a dismisura negli ultimi anni anche a causa della presenza prevalente nei territori metropolitani, ci vedono intervenire oggi dalle semplici violazioni ai regolamenti di Polizia urbana ai reati comuni, perlopiù predatori previsti dal codice penale. Tutto questo purtroppo ancora in mancanza di una legge di riforma, che ci riconosca, al pari delle Capitali Europee, come forza di Polizia sebbene ad ordinamento locale“.
