L’India attacca il Pakistan con missili

Attacco su nove località del Pakistan operato dall'India come risposta all'aggressione del 22 aprile nel Kashmir

L’India ha attaccato con missili il territorio pakistano alcune postazioni definite “basi terroristiche” dai vertici militari di Nuova Delhi. La risposta del Pakistan è stata la chiusura del proprio spazio aereo per le prossime 48 ore.

Attacco su nove località del Pakistan operato dall’India come risposta all’aggressione del 22 aprile nel Kashmir

Sono nove le basi attaccate dai missili indiane. Secondo i vertici militari, che hanno definito l’attacco come operazione Sindoor, sono state colpite esclusivamente “infrastrutture terroristiche “. L’intervento militare contro il Pakistan sarebbe la risposta indiana all’aggressione del 22 aprile nel Kashmir.

La risposta immediata del Pakistan è stata la chiusura dello spazio aereo per le prossimo 48 ore.

Attentato senza rivendicazione

L’attentato Pahalgam non è stato rivendicato, ma l’India ne attribuisce la responsabilità al Pakistan, che accusa di “sostenere il terrorismo trans-frontaliero”. Islamabad, dal canto suo, ha sempre respinto le accuse. Il 22 aprile a Pahalgam, nella regione del Kashmir sotto controllo indiano, sono morte 26 persone.

La preoccupazione Onu

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto preoccupato per le tensioni “ai massimi da anni” tra India e Pakistan, esortando i due Paesi ad “allontanarsi dal precipizio”. “È essenziale, soprattutto in questo momento critico, evitare uno scontro militare che potrebbe facilmente diventare incontrollabile. Ora è il momento della massima moderazione e di allontanarsi dal precipizio”, ha affermato Guterres ai giornalisti