Paura durante una sessione musicale a Tor Cervara, dove un serpente ha fatto improvvisamente irruzione all’interno di una sala di registrazione, interrompendo le prove di un gruppo musicale.
Serpente si intrufola in una sala prove e interrompe la regiostrazione di una band. L’animale salvato da Andrea Lunerti
Il serpente, inseguito da un cane, si è introdotto nei locali arrampicandosi tra i pannelli fonoassorbenti, per poi sparire alla vista dei musicisti de La Scelta (questo i nome del gruppo). Solo dopo una lunga e accurata ricerca è stato individuato e catturato: si trattava di un giovane biacco, un serpente non velenoso di circa un metro di lunghezza.
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì, 30 aprile, quando il serpente è stato avvistato mentre si arrampicava tra gli isolanti acustici dello studio.
Scambiato per una lucertola
All’origine dell’intrusione, secondo i primi racconti, ci sarebbe stato l’inseguimento da parte di un cane, che avrebbe spinto l’animale a cercare rifugio all’interno dei locali. “All’inizio pensavamo fosse una lucertola”, racconta uno dei componenti del gruppo. “Poi abbiamo capito che era un serpente e ci siamo allarmati. Anche per lui. Una sala di registrazione non è certo il luogo adatto per un rettile”.
Era un biacco
Il protagonista dell’incursione, si è scoperto poi, era un giovane esemplare di biacco, ofide non velenoso lungo circa un metro. La sua presenza ha costretto i musicisti a interrompere la sessione di prove e ad allertare Andrea Lunerti, ormai famoso per la cattura di qualsiasi animale selvatico e non (vipere comprese).
Dopo un’accurata ricerca, il serpente è stato individuato nascosto all’interno di un tubo metallico di un dispositivo elettronico. L’intervento si è concluso positivamente: il serpente è stato catturato e successivamente liberato nel Rifugio del Lupo, a Morlupo, nella tenuta di Lunerti.
Il precedente
Non si tratta di un caso isolato. Pochi giorni prima un altro serpente aveva fatto la sua comparsa in un giardino della zona Bufalotta. Anche in quell’occasione si era temuto il peggio, ma si è poi scoperto trattarsi di una innocua Natrice dal collare, una comune biscia d’acqua.