La preoccupazione dei cittadini di Ostia Antica riguardo alla situazione critica dello scalo sul Tevere continua a crescere, con segnalazioni sempre più allarmanti su interventi che potrebbero compromettere seriamente la stabilità idrogeologica dell’area.
Preoccupazione per la stabilità idrogeologica, la distruzione di habitat naturali nell’area dello scalo, e i danni disastrosi di una piena del Tevere
Ostia Antica è in fermento per i controversi lavori in corso nell’area dello scalo sul Tevere. Cittadini preoccupati lanciano un grido d’allarme, testimoniando una situazione di potenziale pericolo che si sta consumando, visto che secondo le loro segnalazioni, gli interventi in atto starebbero compromettendo la stabilità idrogeologica della zona, con il rischio concreto che future piene del fiume.
Testimonianze dirette descrivono uno scempio silenzioso in atto, dove la rimozione di elementi naturali cruciali rischia di privare il fiume di quegli ostacoli che, in caso di piena, potrebbero contenere esondazioni e limitare danni ambientali catastrofici. L’attenzione si concentra su un’area specifica dello scalo sul Tevere dove, sotto l’occhio vigile di residenti preoccupati, un boschetto vitale per la nidificazione di uccelli migratori è stato eliminato.

Distruzione habitat naturale e allarme piena: il grido degli ambientalisti sullo Scalo del Tevere
Dove ora sorge una scalinata di legno, un tempo prosperavano oltre diciassette tane di istrici, volpi e altri animali selvatici che abitualmente popolano la vicina Riserva Naturale Statale Litorale Romano.
A spiegarlo uno dei cittadini che hanno diffuso in queste ore la segnalazione, con la documentazione fotografica raccolta per lanciare l’allarme sulla trasformazione dello scalo sul Tevere e che testimonia la ricchezza di una biodiversità minacciata:
“Quanto sta succedendo – dichiara Mario (nome di fantasia) – è l’ennesima dimostrazione della follia umana che, per realizzare questo scalo sul Tevere, sta pericolosamente indebolendo la sponda del fiume. Il timore, tutt’altro che infondato, è che una futura piena del Tevere ad Ostia Antica possa portare a conseguenze simili alla storica deviazione del 1552, un rischio concreto sfiorato nel 2002, ma anche nel 2008 e nel 2012, e scampato grazie alla resistenza delle sponde naturali ora compromesse dagli interventi sullo scalo sul Tevere“.

Cemento a bordo fiume e indagini in corso: ombre sullo Scalo del Tevere di Ostia Antica
A corroborare le preoccupazioni sul potenziale disastro idrogeologico legato allo scalo sul Tevere, un episodio inquietante che ha attivato il campanello d’allarme:
“Dopo una recente pioggia torrenziale – spiegano -, la pavimentazione di cemento appena realizzata in un’area apparentemente fuori controllo è stata trovata distrutta ieri mattina, con frammenti di cemento pericolosamente vicini al bordo del Tevere, che hanno attivati da parte dei cittadini attenti ai lavori sullo scalo sul Tevere delle indagini sulle ragioni di questo smantellamento, nella speranza di avere rassicurazioni sul fatto che non sia stata l’acqua a mandare a rotoli il costoso lavoro, oggi sostituito da brecciolino. Purtroppo prosegue Mario – un silenzio assordante avvolge la vicenda, fino a quando, temiamo, non sarà l’impatto ambientale e idrogeologico di un’infrastruttura inadeguata sullo scalo sul Tevere a farsi sentire in modo drammatico“.

Aumento dei costi e progetto incerto: Il futuro inquietante dello Scalo sul Tevere
Pur auspicando un semplice errore esecutivo nei lavori, i cittadini sottolineano un preoccupante aumento dei costi: l’intervento, inizialmente finanziato con 1,5 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR, secondo le ultime indiscrezioni sarebbe già arrivato a costarne oltre i 2 milioni. Un incremento di spesa che, secondo i residenti, potrebbe essere in parte legato alle problematiche idrogeologiche dell’area.
Contrariamente alle preoccupazioni dei cittadini, la versione ufficiale descrive un intervento volto a garantire l’accessibilità e la fruizione dei luoghi in sicurezza, nel pieno rispetto dei valori ambientali, storici e paesistici.
Il progetto, con un investimento di oltre 1,5 milioni di euro, prevede la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili sull’argine, punti di sosta panoramici, aree attrezzate per l’osservazione della fauna, pontili d’affaccio sul fiume, la piantumazione di nuovi alberi e la ristrutturazione del pontile d’attracco per i battelli turistici che collegano Ostia Antica all’area di Tiberis/Ponte Marconi.
Nonostante ciò gli autori della segnalazione rimangono fermi nella loro posizione: “Ostia Antica è in pericolo” dichiarano, ricordando le numerose piene che si sono susseguite negli anni e il rischio che la situazione attuale possa portare ad un disastro ambientale incontrollabile.
“Al momento vediamo solo una mancanza di chiarezza progettuale, con continue modifiche in corso d’opera in un’area fluviale destinata, in ultima analisi, ad un attracco turistico. La vicenda dello scalo sul Tevere a Ostia Antica rimarrà quindi sotto una lente d’ingrandimento in attesa di chiarimenti e rassicurazioni sui possibili interventi per scongiurare un potenziale disastro ambientale” – concludono.