Nella serata di ieri, giovedì 24 aprile, un incendio ha interessato l’area di una baraccopoli abusiva di persone di etnia rom situata in Via Isacco Newton a Portuense, dove una donna è stata soccorsa dall’ARES 118.
Residenti esasperati: denunce inascoltate sul rischio incendio nella baraccopoli a Portuense. Richiesta la bonifica urgente
Il rogo sarebbe divampato intorno alle 23,00 all’altezza della sopraelevata, ed ha rapidamente reso l’aria irrespirabile a causa di un denso fumo sprigionato dalla combustione dei materiali presenti nell’insediamento.
L’intervento dei Vigili del Fuoco e a supporto i Carabinieri Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Roma Villa Bonelli, ha permesso di contenere e domare l’incendio, esploso in un’area circoscritta, ma che era rapidamente aumentato tra le sterpaglie e i materiali infiammabili accumulati in una discarica abusiva.
Quanto accaduto si evince dalle immagini dell’enorme quantità di fumo, scaturito dal rogo di cumuli di materiale infiammabile, a testimonianza di quello che viene denunciato da mesi dai residenti, con la paura di un possibile rogo tossico.
Residenti esasperati: denunce inascoltate sul rischio incendio e richiesta di bonifica urgente
L’incendio di Via Isacco Newton ha riacceso la rabbia e l’amarezza dei residenti della zona, che da mesi segnalano alle autorità competenti le condizioni precarie e il pericolo rappresentato dall’accampamento.
Attraverso i social media, numerosi cittadini hanno espresso la loro frustrazione per le mancate risposte alle loro ripetute denunce, evidenziando come l’area fosse da tempo considerata ad alto rischio incendio a causa dell’accumulo di rifiuti e dell’uso improprio di fornelli e bombole del gas all’interno dell’insediamento.
Nel rogo a parte una donna senza fissa dimora, soccorsa dall’ARES 118 e trasportata per accertamenti all’Ospedale San Camillo, non sarebbe rimasto coinvolto nessun altro.
Le prime ore di oggi intanto, venerdì 25 aprile, sono caratterizzate da unanime richiesta di bonifica urgente dell’area. I residenti invocano un intervento risolutivo per ripristinare condizioni igienico-sanitarie adeguate e rendere finalmente fruibili gli spazi verdi circostanti, da tempo desiderati dalla comunità.
Allarme sicurezza e degrado ambientale: la segnalazione due giorni prima del rogo, del Presidente Federico Rocca
L’episodio dell’incendio getta una luce ancora più critica sulla situazione della baraccopoli di Via Isacco Newton. Già in data 23 aprile, Federico Rocca, presidente della Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, aveva inviato una formale segnalazione al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Comandante della Polizia Locale Mario De Sclavis, a seguito di una verifica personale della situazione.
Nella sua comunicazione, Rocca descriveva chiaramente la presenza e la crescente estensione di una “baraccopoli abusiva” in Via Isacco Newton, direzione Eur verso l’autostrada Roma Fiumicino. Evidenziava la presenza di “cumuli di immondizia, rifiuti ingombranti di ogni genere” e, soprattutto, l’uso “sconsiderato di fornelli e bombole del gas” all’interno dell’insediamento, unitamente alla pratica di “dar fuoco ai rifiuti accatastati”. Rocca sottolineava come tale situazione rappresentasse un “grave pericolo incendi e inquinamento ambientale, oltre che un serio rischio per l’incolumità delle persone che vi abitano e di quelle che transitano o abitano nei pressi del l’insediamento”.
La richiesta di intervento urgente
Nella sua segnalazione, il Presidente Rocca non mancava di evidenziare come “l’incremento esponenziale di insediamenti abusivi in quel quadrante, crea un allarme sociale dal punto di vista della sicurezza, degrado ambientale e scarsità di decoro urbano”.
Alla luce di questa situazione critica, la richiesta al Prefetto e al Comandante della Polizia Locale era chiara e urgente: avviare “le indispensabili operazioni di sgombero e bonifica delle aree occupate volte sia a tutelare la sicurezza urbana, sia a reprimere situazioni e comportamenti che violano le norme”.
L’incendio di ieri sera (nel video social del gruppo Noi di Portuense), pur non avendo causato feriti, rappresenta la drammatica concretizzazione dei rischi più volte denunciati, rendendo ancora più impellente un intervento risolutivo da parte delle autorità competenti per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area dove il fumo tossico ha invaso il quadrante, costringendo i residenti a barricarsi in casa, è un ulteriore segnale dell’insostenibilità della situazione.