Oggi, venerdì 25 aprile 2025, i possessori di telefoni cellulari che si trovavano all’interno del Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma hanno ricevuto simultaneamente un messaggio di allerta tramite il sistema IT-Alert. L’avviso, è stato inviato dal Dipartimento della Protezione Civile alle ore 13:11, ha fatto dapprima sobbalzare poi infuriare i romani.
IT-Alert a Roma: il messaggio di allerta in quattro lingue sui cellulari all’interno del Grande Raccordo Anulare
Il messaggio di pubblica utilità è stato diffuso in quattro lingue – italiano, inglese, francese e spagnolo – per raggiungere il vasto numero di residenti, turisti e pellegrini presenti nella capitale in occasione della Festa della Liberazione, ma con un’attivazione di allarme che ha lasciato basiti i cittadini.
L’IT-Alert nato su decisione delle autorità per fornire comunicazioni tempestive e capillari riguardanti eventi e disposizioni che possono interessare la sicurezza pubblica e l’organizzazione degli spostamenti nella città di Roma, soprattutto in concomitanza di eventi particolarmente gravi, è stato usato stavolta per comunicava l’informazione relativa all’accesso a Piazza San Pietro in Vaticano:
Il messaggio dell’allarme IT-Alert
Il testo del messaggio diffuso in quattro lingue era il seguente: “Saluto Papa Francesco. Orario chiusura accesso piazza San Pietro ore 17 del 25 aprile”, in pratica solo un’informazione di servizio per la chiusura Piazza San Pietro alle ore 17,00 diffusa ai Pellegrini e i Turisti per gestirne l’afflusso e la sicurezza in Vaticano.
Le critiche dal mondo social: “Uso improprio di un allarme nato per comunicare cose gravi”
Un’utilizzo del segnale di allarme, che ha suscitato sui social sorpresa, ma soprattutto reazioni piuttosto critiche da parte di chi non si è fatta attendere nei commenti: “Gli alert andrebbero utilizzati per cose serie non per queste informazioni logistiche, che seppure coinvolgano centinaia di migliaia di persone non stanno certo comunicando una grave condizione legata ad una calamità” – tra i primi commenti su Facebook.
“Solo ieri ne venivano fatte le esercitazioni sotto Covid. La memoria di un’epidemia sembra già si sia persa su quei fatti devastanti, ed ha portato subito ad un uso improprio di un servizio nato come allarme, e al quale non dovremmo abituarci” – l’opinione severa e indignata di una utente.
Il servizio che ha suonato per avvisare di una chiusura, stranamente non ha nemmeno avvisato del terremoto nel Centro Italia, che seppur avvenuto nell’area calda dei Campi Flegrei, ha prodotto uno sciame sismico che si è sentito in tutto il Lazio, con scosse che hanno fatto vibrare perfino la zona meno sismica della regione: la costa.
Perfino incerta l’efficacia dell’avviso
Intanto è ormai chiara la chiusura dell’accesso a Piazza San Pietro alle ore 17:00 di oggi, 25 aprile, come misura organizzativa volta a gestire l’afflusso di persone desiderose di salutare Papa Francesco e partecipare alle eventuali attività previste in Vaticano.
Se poi i sistema IT-Alert si sia rivelato uno strumento efficace per diffondere rapidamente questa informazione a un ampio pubblico, consentendo a pellegrini e turisti di pianificare al meglio la propria visita e di evitare eventuali disagi dovuti alla chiusura della piazza, non è dato sapere.
L’unica cosa certa, è che oltre all’anello del Grande Raccordo Anulare non è arrivato nulla, e dunque, visto il carattere internazionale del pubblico che frequenta il Vaticano, e che sta ancora arrivando, in tanti resteranno non informati sul limite dell’accessibilità alla piazza per l’ultimo saluto a Papa Francesco prima delle esequie di domani sabato 26 aprile.