E’ tutto pronto il prossimo lunedì, in occasione della Pasquetta e del 2778° Natale di Roma per immergersi nell’esplosione di colori e profumi del Roseto Comunale in via di Valle Murcia che spalancherà nuovamente i suoi cancelli fino all’inizio dell’estate.
L’oasi incantata che affaccia sul Circo massimo e le Terme Severiane riapre i suoi cancelli al pubblico: vista e collezione del Roseto comunale
L’oasi incantata che affaccia sul Circo massimo e le Terme Severiane, e custode di una splendida collezione di rose, tornerà ad accogliere romani e turisti per un’esperienza sensoriale indimenticabile, da vivere fino al 15 giugno.
Da lunedì 21 aprile infatti, questo spettacolo floreale di cui la Capitale si vanta, sarà aperto tutti i giorni, con orario continuato dalle 8:30 alle 19:30, per celebrare la bellezza della primavera romana nel cuore della storia millenaria della Città Eterna.
Un panorama da sogno tra le rose
Ma il Roseto Comunale non è solo un tripudio di petali vellutati e fragranze inebrianti. La sua posizione privilegiata regala ai visitatori una vista mozzafiato che abbraccia alcuni dei monumenti più iconici di Roma.
Lasciando vagare lo sguardo da questo profumato balcone panoramico sulle pendici dell’Aventino e “a picco” sulla storia e sulla bellezza di Roma, sarà infatti possibile ammirare un panorama mozzafiato, tra il maestoso Colle Palatino, l’elegante campanile di Santa Maria in Cosmedin, o la cupola imponente della Sinagoga fino alla grandiosità del Vittoriano, e senza dimenticare l’osservatorio di Monte Mario che si staglia all’orizzonte.
Dai templi antichi al roseto dei nostri giorni
Il Roseto Comunale affonda le sue radici in un passato lontano, un luogo dedicato ai fiori fin dal lontano III secolo a.C. Persino Tacito ne parlò negli Annales, menzionando un tempio dedicato alla dea Flora, le cui festività primaverili, i “floralia”, animavano il Circo Massimo.
Dopo essere stato ricoperto di orti e vigne fino al XVI secolo, nel 1645 divenne l’Orto degli Ebrei, ospitando anche un piccolo cimitero per la comunità ebraica. Un pezzo di storia che si intreccia con la bellezza dei fiori.
Un omaggio alla comunità e un tesoro di biodiversità floreale
Dal 1934 poi, con il trasferimento del cimitero ebraico al Verano, l’area fu destinata a parco. Tuttavia, rimase incolta fino al 1950, quando finalmente rinacque come il nuovo Roseto Comunale.
E un gesto di gratitudine verso la comunità ebraica, che aveva permesso la creazione del roseto in un luogo sacro, si concretizzò con la posa di una stele commemorativa all’ingresso, e la sua forma, poiché i vialetti che dividono le aiuole nell’area collezione richiamano la forma della menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo dell’ebraismo.
Oggi, il roseto ospita più di 1000 specie di rose provenienti da ogni angolo del mondo, persino dalla Cina e dalla Mongolia. Tra le curiosità, la Rosa Chinensis Virdiflora, con i suoi insoliti petali verdi, la Rosa Chinensis Mutabilis, che incanta cambiando colore giorno dopo giorno, e la particolare Rosa Foetida, il cui nome ne chiarisce la fragranza non proprio piacevole.
Nell’area più estesa invece, si può ammirare la collezione di rose botaniche, antiche e moderne, mentre nella parte inferiore si trovano le rose in concorso per il prestigioso Premio Roma, nato nel 1933 sul Colle Oppio.
Informazioni utili per visitare il Roseto comunale
Il Roseto di Roma si trova in Clivo dei Publicii, 3 e Via di Valle Murcia, 6 e dal 21 aprile sarà aperto tutti i giorni fino al 15 giugno, dalle 8:30 alle 19:30. Il telefono per info e prenotazioni è 06 5746810 operativo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00.
Il Roseto comunale di Roma, oltre ad offrire un parcheggio riservato su strada adiacente e ingresso accessibile a livello, ha dei comodi viali in porfido nella zona Concorso che rendono il percorso per sedia a rotelle accessibile in quest’area.