Blitz antidroga a Roma: trolley sospetto svela maxi traffico di stupefacenti tra Portuense e Balduina 

Pusher come finti turisti a passeggio per la Capitale: facevano la spola con un trolley tra due quartieri per spostare ingenti quantitativi di droga

Un controllo apparentemente di routine in piazzale della Radio a Portuense, si è trasformato in un’importante operazione antidroga condotta dagli agenti della VI Sezione della Squadra Mobile di Roma, culminata con l’arresto di tre individui e il sequestro di ingenti quantitativi di stupefacenti e di un’arma da fuoco clandestina.

Pusher come finti turisti a passeggio per la Capitale: facevano la spola con un trolley tra due quartieri per spostare ingenti quantitativi di droga

L’insolito scambio di un trolley tra tre persone ha destato l’attenzione degli investigatori, che, insospettiti, hanno deciso di approfondire il controllo. L’apertura della valigia ha rivelato un vero e proprio “kit da viaggio” contenente marijuana, segnando l’inizio di un’indagine lampo che ha portato a scoperte ancora più significative.

Il traffico di droga

Le attività investigative non si sono fermate al ritrovamento nel trolley. Seguendo le tracce dei tre individui fermati, gli agenti hanno individuato, a pochi passi dal luogo del controllo, nei pressi del piano terra di un edificio, una “scorta” considerevole di otto chilogrammi di droga, suddivisa tra hashish e marijuana, già confezionata e pronta per essere immessa nel circuito illegale dello spaccio capitolino.

Le successive perquisizioni domiciliari, estese fino al quartiere residenziale della Balduina presso l’abitazione di uno dei fermati, hanno portato al rinvenimento di un’ulteriore sorpresa: una pistola clandestina calibro 22, abilmente modificata e resa perfettamente funzionante.

Tre in manette per spaccio e detenzione illegale di armi

Le prove raccolte dagli investigatori non hanno lasciato scampo ai tre individui per cui è scattato l’arresto con la grave accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in relazione all’ingente quantitativo di droga sequestrato.

Una posizione che si è ulteriormente aggravata: uno dei tre dovrà rispondere anche del reato di detenzione abusiva di una pistola clandestina rinvenuta nella sua abitazione.