Nasce a Roma la nuova struttura per sordociechi della Lega del Filo d’Oro: dove sorgerà il centro d’eccellenza

Un raggio di speranza per le persone sordocieche illumina la Capitale: come sarà la struttura all'avanguardia della Lega del Filo d'Oro

Nella foto una bambina sordocieca - Fonte Laga del Filo d'Oro

Un grande passo avanti per l’inclusione sociale delle persone sordocieche sta per concretizzarsi nella Capitale: la Lega del Filo d’Oro, storica associazione impegnata nell’assistenza a persone sordocieche e pluridisabili psicosensoriali, realizzerà una nuova e moderna struttura assistenziale a Roma, e precisamente nel territorio del X Municipio.

Un raggio di speranza per le persone sordocieche illumina la Capitale: come sarà la struttura all’avanguardia della Lega del Filo d’Oro

L’importante traguardo è il frutto di un dialogo avviato nel 2023 tra il consigliere dell’assemblea capitolina del Pd Giovanni Zannola e la Lega del Filo d’Oro, che ha la sua sede nazionale ad Osimo in provincia di Ancora, per concretizzare l’idea di portare anche a Roma, oltre alla sede territoriale che già esiste, un polo di riferimento residenziale, per le persone affette da sordocecità.

L’approvazione della delibera e l’avviso pubblico

La conferma arriva dallo stesso Zannola, che ha annunciato con soddisfazione l’approvazione della delibera in Assemblea Capitolina, che sancisce l’interesse pubblico del progetto, primo fondamentale traguardo nel riconoscimento dell’importanza di questo progetto per la comunità romana e per il benessere delle persone con sordocecità e delle loro famiglie. Un percorso non facile verso un futuro di speranza per i sordociechi romani, il cui iter non è stato privo di sfide burocratiche.

La fase successiva prevede l’apertura di un avviso pubblico, che permetterà l’eventuale presentazione di proposte migliorative, prima di dare il via alla realizzazione vera e propria della struttura. Nonostante ciò, la strada verso un futuro più inclusivo per i sordociechi a Roma è ormai tracciata con orgoglio e grande soddisfazione.

Un porto sicuro per le famiglie: i servizi che verranno offerti nel nuovo centro assistenziale della Lega del Filo d’Oro

La futura struttura assistenziale, rappresenterà un punto di riferimento fondamentale per accogliere e supportare le persone sordocieche per l’intero arco della loro vita.

Una svolta che avrà un impatto straordinario sulla qualità della vita di individui che vivono condizioni di gravissima disabilità, spesso affrontando la solitudine e la mancanza di adeguate opportunità, vedendo troppo spesso negati i diritti fondamentali sanciti dall’articolo 3 della Costituzione Italiana.

Oltre a fornire un’assistenza specializzata e continuativa alle persone sordocieche, la nuovo struttura a Centro Giano che si aggiunge alla sede territoriale già esistente a Roma, diventerà un vero e proprio “porto sicuro” per le loro famiglie, che affrontano quotidianamente sfide immense fin dalla nascita dei propri cari e avranno finalmente un luogo in cui trovare supporto, comprensione e servizi dedicati.

Nella sede della Lega del Filo d’Oro che è già una realtà importante sul territorio romano, i volontari offrono servizi nel Lazio a circa 150 utenti:

“Tutto questo grazie ad una rete di 60 volontari opportunamente formati, tra cui tanti assistenti sociali, svolgono attività socio-educative, laboratori in sede, uscite culturali e visite nei musei, hanno un grande supporto per l’inserimento lavorativo e scolastico, e possono fruire anche di soggiorni estivi organizzati a livello nazionale, così come i famosi weekend di sollievo per le famiglie” – spiegano dalla sede nazionale della Lega del Filo d’Oro di Osimo.

La nuova struttura: servizi residenziali e centro diurno per trattamenti Intensivi

La nuova struttura assistenziale a Centro Giano offrirà sia servizi residenziali, con camere per vivere come in una casa piena d’amore, 24 ore su 24, o per soggiornate per periodi specifici, dedicati a trattamenti intensivi.

Poi la struttura avrà anche un centro diurno dove le persone sordocieche potranno trascorrere parte della giornata dalla mattina al tardo pomeriggio, ma ricevendo sempre un supporto specializzato: una risposta concreta alle esigenze di un numero purtroppo crescente di persone con sordocecità nel territorio romano e laziale.