Omicidio di Cosimo Ciminiello, fermato dalla polizia di Stato un 28enne di Nettuno

Il fermo per l’omicidio di Cosimo Ciminiello è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Velletri

Cosimo Ciminiello

Un uomo di 28 anni residente a Nettuno è stato fermato questa mattina all’alba per l’omicidio di Cosimo Ciminiello avvenuto nella cittadina tirrenica il 23 marzo scorso.

Il fermo per l’omicidio di Cosimo Ciminiello è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Velletri

Il 37enne era stato ucciso intorno alle 21.30 con un colpo di pistola calibro 22 al petto sotto ai portici delle case popolari di via Lucania.

Del caso si erano occupati sin dall’inizio gli agenti commissariato di Anzio e Nettuno che hanno eseguito il fermo disposto dalla Procura di Velletri insieme ai colleghi della squadra mobile di Roma.

Ciminiello che viveva a Nettuno, era stato ritrovato riverso a terra in una pozza di sangue.

Originario di Modugno, in provincia di Bari, Ciminiello è stato raggiunto da un colpo fatale esploso da una persona arrivata sul posto e fuggita a bordo di un’auto.

Ciminiello era da poco diventato papà e pochi giorni prima di essere assassinato aveva dedicato un post struggente alla sua unica figlia: “La vita mia sei tu”.

I funerali del giovane di origini pugliesi erano stati celebrati sabato 29 marzo nella chiesa Sant’Anna di Cretarossa a Nettuno.

Le indagini effettuate dalla polizia, giunte a una svolta con il fermo di oggi, sono partite dal telefono del 37enne e dalle informazioni raccolte dalla compagna che era con lui quella sera.

Se si è chiusa al momento la ricerca del killer non sono ancora noti dettagli sul movente dell’omicidio anche se non si esclude l’ipotesi di un debito di droga.

Gli investigatori sono risaliti all’identità del sospettato grazie a un’attenta analisi delle riprese registrate dalle telecamere di sorveglianza. Dai video sono stati estrapolati i frame in cui è inquadrata la targa dell’automobile su cui l’omicida si stava allontanando dopo aver sparato a Ciminiello.

Ulteriori elementi utili all’identificazione del 28enne accusato di essere l’autore del delitto sono emersi da alcune contraddizioni emerse dalle dichiarazioni raccolte agli inquirenti da testimoni, parenti della vittima e persone vicine all’indagato.

Non è stata invece, ancora, rivenuta l’arma del delitto.

Si tratta del secondo gravissimo episodio di sangue che nelle ultime settimane ha sconvolto la quiete della cittadina affacciata sul Tirreno. La notte del 10 febbraio scorso sempre a Nettuno era stato gambizzato con più colpi di pistola esplosi da un’auto un altro 37enne.

La vittima stava camminando lungo via Rosario Livatino quando è stato avvicinato dall’auto con due persone a bordo.

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