Il Consiglio di Stato boccia il Tar: “La gara per nuove gestioni degli stabilimenti balneari di Ostia è valida”

L'Avvocatura comunale aveva presentato il ricorso al Consiglio di Stato alla metà di marzo e con carattere di urgenza

Il Consiglio di Stato boccia il Tar: "La gara per nuove gestioni degli stabilimenti balneari di Ostia è valida"

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune di Roma contro la sospensiva del Tar riguardo il bando per le concessioni balneari sul litorale di Ostia. Resta valida, quindi, la gara per le nuove gestioni della stagione ormai alle porte. Nel frattempo l’assessore Tobia Zevi fa il punto della situazione.

L’Avvocatura comunale aveva presentato il ricorso al Consiglio di Stato alla metà di marzo e con carattere di urgenza

Il Campidoglio aveva presentato, contro la sospensiva del Tar della gara per l’assegnazione della concessione annuale di 31 stabilimenti balneari di Ostia, un ricorso al Consiglio di Stato alla metà di marzo (per dettagli leggi qui).

L’Avvocatura contestava la sentenza assunta dalla Sezione Quinta del Tar con la quale era stata sospesa l’efficacia del bando di gara per l’assegnazione degli stabilimenti balneari (leggi l’elenco degli impianti interessati).

Dato il carattere di urgenza, la sentenza era attesa entro tre settimane. E così è stato, visto che oggi, 25 marzo, il Consiglio di Stato si è pronunciato.

Nella sentenza del Consiglio di Stato si legge che “sul piano del fumus boni iuris e impregiudicata da parte del primo giudice ogni valutazione nel merito delle censure proposte dall’odierna appellata, le previsioni e i criteri stabiliti dall’Avviso, oggetto di tali censure, non sembrano avere portata escludente né ostare, conseguentemente, alla utile partecipazione degli operatori interessati alla procedura di affidamento delle 31 concessioni di beni demaniali marittimi del Litorale di Roma Capitale per finalità turistiche e ricreative”.

Inoltre “tali previsioni e criteri non sembrano nemmeno porsi in contrasto con le esigenze di competitività, che permeano, in conformità al diritto europeo, la disciplina delle concessioni demaniali marittime, anche quella da ultimo introdotta dal d.l. n. 131 del 2024, conv. con mod. in l. n. 166 del 2024”  e che “nella comparazione tra gli opposti interessi, e proprio alla luce delle ragioni esposte, appare prevalente l’interesse pubblico alla rapida definizione della procedura prevista dall’Avviso, anche in vista dell’imminente stagione balneare”. 

Il Consiglio di Stato (Sezione Settima) ha accolto quindi l’appello presentato e “per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, respinge l’istanza cautelare proposta in primo grado”.

Assessore Zevi: “Riapriamo i termini”

Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato l’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative del Comune di Roma, Tobia Zevi, spiega cosa accadrà e ricorda, inoltre, che oggi si riunisce il seggio per l’apertura delle buste dell’altro bando relativo alle spiagge libere.
Oggi il Consiglio di Stato ha confermato quello che diciamo da mesi: i bandi per garantire competitività e trasparenza sono legittimi e conformi al diritto europeo – afferma l’assessore Zevi  – Avevamo ragione noi, e avevano torto i difensori dello status quo, che volevano tenersi stretto un privilegio scaduto da tempo; Ostia è il mare di Roma. Oggi si riunisce il seggio di gara per l’apertura delle buste pervenute sul bando relativo alle nove spiagge libere con servizi e sono arrivate più di 50 offerte. Riapriamo, inoltre, i termini per l’avviso delle 31 concessioni demaniali marittime, che era stato sospeso a causa dell’ordinanza del Tar, e pubblichiamo l’avviso delle ulteriori 10 strutture per le quali era stata già emanata determina di approvazione della procedura. 
Finalmente si apre la strada per la legalità, la trasparenza e una gestione pubblica che valorizzi il bene comune. Siamo orgogliosi di aver difeso l’interesse pubblico fino in fondo”.
“La nostra determinazione – prosegue l’assessore – è stata premiata: quella di oggi è una risposta anche a chi ha tentato, in queste ore, di destabilizzare il litorale. Non ci siamo piegati alla logica delle proroghe infinite, né alle rendite di posizione. Abbiamo fatto ciò che ogni amministrazione responsabile dovrebbe fare: applicare la legge e garantire servizi migliori a tutti. Chi ha fatto ostruzionismo in questi mesi dovrebbe chiedere scusa: alla città, ai cittadini, e al principio di uguaglianza. Adesso si corre: avanti con i bandi e con la restituzione del mare ai romani. Al lavoro, subito, per un’estate 2025 più sicura, più ordinata e più giusta per tutti”.