Fiamme allo stabilimento balneare Le Dune di Ostia dove sono andate distrutte otto cabine: sei totalmente divorate dal fuoco e altre due danneggiate . Sul posto si sono recati equipaggio e veicoli provenienti dal distaccamento litoraneo dei vigili del fuoco per prendere il controllo della situazione.
Fiamme allo stabilimento balneare Le Dune, uomini e mezzi del distaccamento di Ostia al lavoro per circoscrivere l’incendio
L’incendio si è sviluppato intorno alle ore 14.30 di oggi, lunedì 24 marzo, e ha aggredito alcune cabine che fanno parte dello stabilimento situato sul Lungomare Caio Duilio.
Vasto lo spiegamento di mezzi posteggiati nei pressi delle infrastrutture aggredite dall’incendio. I pompieri sono impegnati con una squadra di operatori e due autobotti che hanno concentrato i getti di acqua e di liquido ritardante sul legno di cabine che vengono utilizzate soprattutto durante il periodo estivo.
La tempestività ha avuto un ruolo importante nella dinamica dell’accaduto per evitare che il rogo coinvolgesse anche le altre cabine posizionate a ridosso della litoranea. Non si segnalano comunque feriti o danni all’incolumità delle persone considerando la vicinanza del marciapiedi e della pista ciclabile e anche perché Le Dune sono frequentate anche durante la stagione invernale.
Presenti anche gli agenti della polizia di Stato per le indagini utili alla ricostruzione delle cause che hanno provocato l’evento. Le pattuglie del X Gruppo mare della polizia locale di Roma Capitale hanno provveduto a mettere l’area in sicurezza e a gestire la viabilità sul Lungomare dove sostano i mezzi di soccorso.
La struttura su cui si è sviluppato un rogo prospiciente la zona più vicina alla battigia non rientra nel bando di gara pubblicato dal Comune di Roma Capitale per l’assegnazione delle nuove concessioni sulla base dei criteri fissati dalla direttiva europea Bolkestein per la liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità. Bando sospeso dal Tar del Lazio dopo il ricorso presentato da alcuni dei partecipanti all’appalto. Ricorso contro cui il Campidoglio ha presentato appello innanzi al Consiglio di Stato per far annullare la sospensiva.
La concessione del “Le Dune” ha, infatti, durata pluriennale e scadrà nel 2027.
Un altro incendio verificatosi lo scorso 20 febbraio aveva devastato di notte notte l’area d’accesso alla spiaggia dello stabilimento balneare Village di Ostia. Almeno di quello che restava dopo mesi di distruzione sistematica da parte di vandali e di occupazioni abusive da parte di senza fissa dimora. Una fine inevitabile, stante la noncuranza di chi è delegato per conto dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC) alla gestione di quell’impianto.
Il giorno seguente Il Litorale di Ostia era stato nuovamente al centro di preoccupanti episodi di vandalismo e criminalità. In mattinata era stato preso di mira lo stabilimento balneare “Anema e Core”, dove ignoti avevano forzato l’ingresso trascinando sulla battigia i pedalò.
Nella tarda serata di oggi, intorno alle ore 20.00, il rogo a Le Dune che sembrava un episodio, forse attribuibile, stando alle prime indiscrezioni a un cortocircuito, è stato seguito da un nuovo incendio alle strutture del Belsito. E’ chiaro, a questo punto, che se due indizi non fanno una prova c’è qualcuno che manovra ai danni dei due stabilimenti balneari storicamente più rappresentativi della categoria.
Due incendi, che si sono verificati, guarda caso a poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che dovrà decidere sulla richiesta di annullamento, da parte del Comune di Roma Capitale, dell’ordinanza con cui il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi di alcuni operatori contro il bando di gara per le nuove concessioni conformi ai principi di liberalizzazione contenuti nella direttiva Bolkestein sui servizi di pubblica utilità.
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