Indennizzi vecchi gestori balneari annunciati dal ministro Salvini: a rischio la gara per le spiagge di Ostia (VIDEO)

Con il decreto "indennizzi" annunciato dal ministro, rischia di saltare il bando di gara del Campidoglio per gli stabilimenti balneari di Ostia

Il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, annuncia la norma che indennizza i vecchi gestori delle spiagge in caso di cessione degli stabilimenti balneari a nuovi concessionari. E il decreto legge mette a rischio il bando di gara indetto dal Comune di Roma per Ostia, già sospeso dal Tar e in esame al Consiglio di Stato.

Con il decreto “indennizzi” annunciato dal ministro, rischia di saltare il bando di gara del Campidoglio per gli stabilimenti balneari di Ostia

“Mentre l’Europa vuole correre per vendere, o meglio svendere come dice qualcuno, le nostre spiagge, io sto lavorando con i balneari affinché ci siano degli indennizzi per chi smetterà di fare la sua attività”. Lo dice il vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.

“Entro il 31 marzo devo firmare il decreto indennizzi: voglio – conclude – che ci sia un trattamento giusto ed equilibrato, per chi entra e chi continua a fare il suo lavoro”.

Un decreto che rischia di far saltare il bando di gara per Ostia

Il decreto legge alla firma del ministro Salvini sugli indennizzi da riconoscere ai gestori uscenti degli stabilimenti balneari, è una pesante ipoteca sul bando di gara lanciato dal Campidoglio per le spiagge di Ostia. Quel concorso, già sospeso dal Tar e sub iudice del Consiglio di Stato, andrebbe annullato semplicemente perché non prevede questa forma di riconoscimento economico verso le imprese che lasciano i lidi. Stessa sorte per l’ultimo bando di gara sugli stabilimenti confiscati.

Anche aggiungendo una delibera successiva, i bandi scaduti il 17 marzo non avrebbero comunque valenza.

Le richieste dei balneari

“E’ indispensabile che la previsione di una rivalutazione dei cespiti aziendali, a tal proposito necessario anche la previsione del termine del 31 dicembre 2025 per effettuarla. Così come è altrettanto necessario che la detta rivalutazione sia effettuata esclusivamente ai fini civilistici e non fiscali, con esclusione, quindi, di ogni onere per i concessionari attualmente operanti. La remunerazione, poi, per essere equa dovrà prevedere l’avviamento e l’intero valore aziendale che insiste sull’area oggetto di concessione, stante la loro intima connessione”, sottolinea Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio.