Ladro ucciso sulla Cassia, carcere per i due complici

Il giudice ha disposto il carcere per rapina in appartamento pluriaggravata per i complici del ladro ucciso: all'appello manca almeno un altro bandito

Antonio Ciurciumel con la moglie e uno dei suoi due bambini

Restano in carcere i due uomini, un 27enne italiano e un 28enne di origine slava, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, ritenuti complici di Anton Ion Ciurciumel, il 24enne ucciso da una guardia giurata fuori servizio (e poi arrestata per omicidio), il 6 febbraio dopo aver compiuto una rapina in  un appartamento al civico 1004 di via Cassia. Il tribunale di Roma ne ha convalidato i fermi e disposto la custodia in carcere.

Il giudice ha disposto il carcere per rapina in appartamento pluriaggravata per i complici del ladro ucciso: all’appello manca almeno un altro bandito

I due, arrestati un paio di giorni fa dai carabinieri, sono accusati di rapina in abitazione pluriaggravata in concorso. A eseguire i fermi, dopo le indagini coordinate dai procuratori aggiunti Giuseppe Cascini e Giovanni Conzo e dai pm Claudio Santangelo e Fabio Santoni, sono stati i carabinieri della Compagnia Roma Trionfale.

I militari dell’Arma hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in merito alla responsabilità dei due indagati nella rapina in abitazione ai danni di una sessantenne straniera, che alloggiava nell’appartamento di un medico e in quel momento era sola in casa.

In particolare è emerso come gli indagati avessero agito in quattro forse in cinque, in una sorta di commando, anche senza armi tranne il piccone utilizzato per smurare la cassaforte nell’appartamento. Un’azione rumorosa che ha insospettito la guardia giurata tra l’altro già preavvisato dalla figlia che aveva notato un ladro in cortile.

Il colpo ben organizzato, ma senza armi

I rapinatori, dopo aver commesso il furto ed essersi introdotti nell’abitazione, avevano terrorizzato la vittima costringendola a consegnare quanto di valore aveva in casa. La banda, dopo aver commesso la rapina, è fuggita a bordo di un’auto dopo che la guardia giurata ha esploso alcuni colpi di pistola anche contro di loro.