Roma, ladro ucciso dal vigilantes: arrestati due complici in fuga. Manca un terzo uomo

I carabinieri hanno arrestato due dei tre complici del ladro ucciso

L'abitazione svaligiata dalla banda di ladri

E’ finita la fuga di due dei complici di Antonio Ciurciumel, il 24enne romeno ucciso il 6 febbraio, dopo una rapina messa a segno in un appartamento sulla via Cassia. I due uomini sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Trionfale e finiti in carcere. Sono accusati di rapina.

Finiscono in carcere due dei tre complici del ladro ucciso: all’appello manca un terzo uomo

A finire in manette un 27enne italiano, campano, e un 26enne di origine slava. Ora all’appello manca un terzo uomo, un terzo rapinatore, non ancora intercettato.

Resta in carcere, intanto, con l’accusa di omicidio volontario e duplice tentato omicidio Antonio Micarelli, la guardia giurata di 56 anni e inquilino dello stesso stabile che ha sparato dieci colpi sui ladri in fuga uccidendone uno ed è stato inchiodato dal video estrapolato da una telecamera di sicurezza.

La stessa telecamera ha immortalato anche l’auto, una utilitaria scura, su sui invece erano riusciti a dileguarsi i complici del 24enne. E su cui si sono subito concentrate le ricerche degli investigatori dell’Arma che hanno passato al setaccio il mondo dei ricettatori, controllato celle telefoniche e perquisito anche più campi rom.

L’arresto in zona Casilina

In due ieri, sono stati rintracciati e l’appartamento dove si nascondevano, a Roma Est, in zona Casilina, perquisito.

Ma all’appello mancherebbe un terzo uomo dal momento che nell’appartamento svaligiato al civico 1004 di via Cassia, appartenente a un medico e in cui alloggiava una badante straniera, erano stati visti entrare in azione in tre e un quarto componente del gruppo era rimasto accovacciato dietro alla macchina su cui poi fuggire.

Il videl del vigilantes mentre spara contro i rapinatori
Il vigilantes mentre spara contro i ladri. Sopra la vittima, Antonio Ciurciumel

Sottoposto a interrogatorio di garanzia il vigilantes ha ribadito di aver agito per legittima difesa, ricostruzione smentita dal giudice che ha fatto spiccare l’ordine di cattura e che ha parlato di totale disprezzo della vita umana da parte dell’indagato.

Nel video, infatti, si vede il vigilantes prendere ripetutamente la mira contro un primo ladro in fuga, poi sui due in auto e alla fine su Ciurciumel freddato con un colpo che gli ha trapassato il cranio mentre scavalcava un muretto per fuggire.

Ad avvertire la guardia giurata di aver notato un sospetto ladro in cortile era stata la figlia. L’uomo è sceso dal terzo piano con la pistola in tasca e poi ha aperto fuoco mentre la banda scappava