Orrore alla Caffarella: tre stranieri arrestati per una violenza sessuale di gruppo

Il racconto della violenza sessuale in una baracca alla Caffarella: la vittima ritrovata in stato confusionale è stata soccorsa da una passante

Immagine non collegata ai fatti

E’ stata un’indagine lampo dei Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano, a portare all’arresto di tre cittadini stranieri, gravemente indiziati di aver perpetrato una violenza sessuale di gruppo all’interno del Parco della Caffarella. 

Il racconto della violenza sessuale in una baracca alla Caffarella: la vittima ritrovata in stato confusionale è stata soccorsa da una passante

Il racconto dell’orrore di una cittadina, aveva portato all’attenzione dei militari l’episodio avvenuto il 14 ottobre del 2024, quando passando nei pressi del parco della Caffarella, aveva notato una donna in stato confusionale all’interno.

Fu immediato l’intervento dei Carabinieri sul posto, che trovarono purtroppo conferma della segnalazione, con la vittima che soccorsa, ha poi rivelato l’incubo che aveva subito la notte prima, quando era stata presa e violentata in una baracca all’interno del parco.

Dopo il trasporto all’ospedale San Giovanni in stato di shock, la vittima ha trovato la forza di riferire ogni orribile ricordo della violenza, partita da un incontro in viale Palmiro Togliatti, dove ad un conoscente, aveva chiesto una dose di crack.

Dalla cessione di stupefacente poi, è partita un’escalation di avvenimenti che l’hanno vista ad un tratto rinchiusa all’interno di una baracca, senza via di uscita e sotto scacco di tre uomini.

La violenza e le minacce

Secondo la testimonianza della vittima, dopo aver consumato la droga, il suo conoscente le avrebbe chiesto di avere un rapporto sessuale, ma il suo rifiuto, avrebbe fatto scattare prima l’aggressione a schiaffi, poi la costrizione ad avere rapporti sessuali con i due sconosciuti.

Non contenti, gli aguzzini l’avrebbero ulteriormente minacciata con un fucile e condotta fuori dalla baracca, dove proprio il suo conoscente, l’avrebbe costretta a subire ulteriori violenze sessuali tra la vegetazione circostante, mentre le stringeva le mani al collo.

La donna si sarebbe poi risvegliata in stato confusionale, trovando fortunatamente il conforto della passante che ha dato l’allarme.

Indagini serrate per la ricerca di prove

Le immediate indagini dei Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre cittadini stranieri.

L’analisi delle telecamere di videosorveglianza delle aree interessate, l’escussione dei testimoni, le dichiarazioni della vittima e un accurato sopralluogo all’interno della baracca hanno fornito un decisivo quadro probatorio

Ritrovato e sequestrato un fucile

Durante le perquisizioni, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur e quelli della 7a Sezione del Nucleo Investigativo di Roma hanno anche rinvenuto e sequestrato un fucile monocanna calibro 28 e 6 munizioni dello stesso calibro all’interno della baracca. L’arma potrebbe essere la stessa con il quale la donna è stata minacciata durante la notte.

L’arresto e la detenzione dei soggetti

A seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, i tre indagati sono stati rintracciati e arrestati dai Carabinieri, che li hanno condotti nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si tratta di due cittadini indiani, di 31 e 33 anni, e un cittadino pakistano di 30 anni, tutti senza fissa dimora e con precedenti penali. Le accuse a loro carico sono di violenza sessuale di gruppo e detenzione illegale di arma comune da sparo.

Considerato lo stato del procedimento, delle indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.