Dopo otto ore di intensi negoziati a porte chiuse, Stati Uniti e Ucraina hanno raggiunto un accordo storico a Gedda, in Arabia Saudita, aprendo la strada a una possibile tregua nel conflitto che da oltre tre anni infiamma l’Europa.
L’Ucraina accetta la tregua nella guerra con la Russia. Gli Usa ripristinano la collaborazione militare. La risposta di Putin
L’incontro, tenutosi presso l’hotel Ritz-Carlton, rappresenta un punto di svolta nelle relazioni bilaterali, segnate da tensioni dopo il controverso incontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump.
Accordo per una tregua di 30 giorni
Le delegazioni hanno concordato una tregua “immediata, ad interim” di 30 giorni, con possibilità di estensione previo accordo delle parti. L’intesa è subordinata all’accettazione e all’attuazione da parte della Federazione Russa. Gli Stati Uniti si sono impegnati a revocare immediatamente la sospensione degli aiuti militari e della condivisione di intelligence, imposta da Trump in seguito alle dispute con Zelensky.
Risorse minerarie ucraine: negoziati in corso
Non è stato raggiunto un accordo sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine, ma le parti si sono impegnate a definire i termini “il prima possibile”.
La Russia al centro dei negoziati
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato che gli Stati Uniti porteranno l’offerta di tregua alla Russia, sottolineando che “la palla è nelle loro mani”. La dichiarazione congiunta evidenzia che la “reciprocità della Russia è la chiave per raggiungere la pace”.
Ruolo chiave di Steve Witkoff
Secondo fonti di Axios, Steve Witkoff, inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, incontrerà Vladimir Putin a Mosca per discutere la proposta di tregua. Witkoff, che ha già svolto un ruolo cruciale nella liberazione dell’americano Marc Fogel, si avvarrà della collaborazione di Kirill Dmitriev, direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti.
Tensioni pre-negoziati: attacchi aerei su Mosca
I colloqui di Gedda sono stati preceduti da intensi attacchi aerei ucraini su Mosca, interpretati come una dimostrazione di forza nei confronti degli Stati Uniti. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 337 droni ucraini.
Ottimismo e speranza per la pace
Andriy Yermak, capo della delegazione ucraina, ha espresso ottimismo sull’esito dei negoziati, sottolineando l’importanza di “proteggere gli interessi ucraini” e di definire una “visione chiara per terminare la guerra”. Anche Marco Rubio ha manifestato “molto ottimismo”, definendo la giornata “elettrizzante” e potenzialmente decisiva per il mondo intero.
La risposta russa
Come russi, “non escludiamo contatti con i rappresentanti degli Stati Uniti nei prossimi giorni”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’agenzia di stampa Ria Novosti. Il presidente americano Donald Trump aveva annunciato in precedenza che ”più tardi oggi” o domani ci sarebbero stati contatti con la Russia sulla proposta di tregua accettata dall’Ucraina.