Anzio, i Nas dei carabinieri in un ristorante di pesce crudo: multe per migliaia di euro

Foto di repertorio non collegata ai fatti

Attività di ristorazione e di vendita di dolciumi nel mirino del Nucleo Antisofisticazioni dei carabinieri coadiuvati dai militari dell’Arma di Anzio che hanno comminato pesanti sanzioni a un ristorante di pesce crudo della cittadina tirrenica.

Ristorante di pesce crudo ad Anzio sanzionato pesantemente durante un controllo antisofisticazione

Al termine dei controlli effettuati all’interno e nelle cucine del locale gli inquirenti hanno accertato la violazione delle norme igienico sanitarie previste per la somministrazione di prodotti ittici ma, soprattutto, l’assenza di un abbattitore di temperatura necessario per il consumo di pesce crudo. Il titolare è stato multato con sanzioni amministrative dell’importo complessivo di 3mila euro.

I carabinieri e il nucleo Nas hanno poi effettuato verifiche anche in una pasticceria situata nel territorio in cui sono state riscontrate violazioni delle norme igienico sanitarie e la mancanza di tracciabilità degli alimenti messi in vendita. Decisamente salato anche in questo caso l’ammontare complessivo delle sanzioni comminate per un totale di oltre 11mila euro.

Nell’ambito delle varie operazioni di controllo ad alto impatto effettuate nell’area sono stati, inoltre, allestiti posti di blocco nelle zone prospicienti alle stazioni ferroviarie e ai parcheggi sulla base delle indicazioni concordate con il Ministero dell’Interno.

Gli accertamenti hanno riguardato 120 persone per un totale di 77 veicoli, due dei quali sequestrati, e che sono stati multati per irregolarità di diverso tipo per un ammontare di oltre 12mila euro.

Un individuo è stato infine deferito in stato di libertà per l’utilizzo di atti falsi dopo che una delle pattuglie su strada ha constatato che sulla carta di circolazione del mezzo, con targa straniera, erano stati apposti bolli contraffatti.

E’ opportuno ricordare che qualsiasi persona fermata, denunciata, tratta in arresto oppure indagata o rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.