I rintocchi di Schubert aleggiano sopra i tetti e nei vicoli del borgo di Ostia Antica. Lo si deve all’iniziativa del parroco della basilica di Sant’Aurea che, da alcuni giorni alle ore 20.00 in punto, lascia che le campane dell’edificio ecclesiastico risalente all’VIII secolo dopo Cristo diffondano la commovente melodia in tutto l’abitato.
Le campane dell’antico borgo suonano ogni giorno alla stessa ora diffondendo la famosa melodia di Schubert
L’effetto, combinato tra la famosa Ave Maria del compositore austriaco, e la suggestiva cornice urbanistica del luogo restituisce ai visitatori e ai residenti un’atmosfera magica nel baluginare dei fari che illuminano il castello e il campanile, regalando momenti di assoluta calma anche ai moltissimi felini che stazionano nei pressi della basilica.
I gatti, richiamati dalle note, sembrano quasi fermarsi ad ascoltare riprendendo poi il passo felpato per raggiungere le proprie case.
E così l’atmosfera d’antan della Mitteleuropa trova modo di esprimersi anche a due passi del Tirreno grazie alla famosa partitura ideata dal compositore austriaco morto prematuramente nel 1828. Franz Schubert non poteva immaginare che il suo brano, forse più celebre, sarebbe stato diffuso da una chiesa che vanta radici storiche così antiche e nel luogo dove venne, tra l’altro, tumulata la madre di Sant’Agostino prima della traslazione dei suoi resti a Roma.
L’Ave Maria, titolo che in realtà sostituisce quello originale di “Terzo Canto di Ellen” venne composta da Franz Schubert nel 1825 e faceva parte dell’Opera 52 in cui sono contenute sette canzoni ispirate al poema epico dello scrittore scozzese Walter Scott “The Lady of the Lake” che era stato tradotto in lingua tedesca.
Note e parole che, tuttavia, si discostano anche con notevoli differenze rispetto al testo da cui traggono ispirazione. Ora a due passi dal mare.
Video di Roberto Berrettini