Quando arriva il 6G in Italia e cosa cambia rispetto alle reti 5G: velocità e novità

La novità del 6 G sta per arrivare in Italia e si prepara a sconvolgere le reti 5G

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Immagine di repertorio.

Di questi tempi si parla sempre più spesso di 6 G che sta per diventare il nuovo standard per le comunicazioni e dovrebbe trattarsi di una tecnologia 10 volte più veloce dell’attuale.

La novità del 6 G sta per arrivare in Italia e si prepara a sconvolgere le reti 5G

Una modalità di invio e ricezione dei dati sempre più ultraveloce e con connettività eccezionale che dovrebbe arrivare nei nostri smartphone a breve, anche se non si sa quando esattamente, ma di certo fra pochi anni, per superare e migliorare in tutto l’ultimo standard certificato, il 5 G.

Per capire meglio la differenza tra i due standard, basti pensare che al Mobile World Congress di Barcellona Qualcom ha presentato un nuovo modem 5G che era dedicato a smartphone di fascia alta, e che ad oggi è il modem più veloce al mondo, capace di toccare picchi di velocità di trasmissione dati fino a 12,5 Gigabytes per secondo.

Se confrontiamo il massimo standard di trasmissione dati attuale a quello che farà nelle previsioni tecniche il nuovo standard del 6G si partirà da picchi a partire da 100 Gbps fino ad alcune proiezioni che arriveranno a sfiorare la soglia dei mille Gbps.

Sono dimensioni talmente grandi che è difficile pensare che utenti privati li useranno per scopi personali, tanto da credere che, almeno inizialmente, sia in Italia che nel mondo il 6 G sarà usato prevalentemente nella ricerca scientifica.

Ad oggi in Italia e nel resto del mondo il 6 G è atteso al debutto per i dispositivi compatibili non prima del 2030 o oltre, dato che il processo di codifica è solo agli albori, agli inizi dei test, dato che ad aprile un consorzio formato da DOCOMO, NTT, NEC e Fujitsu ha annunciato di aver realizzato i primi test in grado di utilizzare correttamente il 6G, sviluppando un primo picco da 100 Gbps.