La tecnica dell’abbraccio per sfilare portagli. È stata finalmente individuata e spedita in carcere a Roma una ladra particolarmente affettuosa che, con un abbraccio e un bacio, derubava soldi e carte bancarie a ignare vittime nel quartiere romano di Casal de Pazzi.
La ladra, giovane e di belle presenza, derubava le vittime con la tecnica dell’abbraccio: ora è in carcere
La giovane donna, una venticinquenne di bella presenza, originaria di Roma e di origini bosniache, aveva escogitato una tecnica ingegnosa per perpetrare i suoi crimini. Con modi affabili e un atteggiamento caloroso, è riuscita a raggirare numerosi passanti, approfittando della fiducia che le persone più vulnerabili riponevano nei suoi gesti affettuosi.
Le vittime prescelte dalla ladra, tutte persone di età superiore ai 65 anni, venivano attratte dal suo comportamento cortese e sembravano godere di una sorta di “attenzione speciale” inaspettata. La giovane, con una mossa quasi impercettibile, riusciva a entrare in contatto fisico con le sue vittime, abbracciandole e baciandole affettuosamente, come se fosse una semplice manifestazione di affetto.
Lo stratagemma dietro all’abbraccio
Ma dietro questa apparente gentilezza, si nascondeva un abile stratagemma: mentre abbracciava le sue vittime, riusciva a infilare la mano nelle loro borse o tasche, sottraendo portafogli e altri oggetti di valore senza che le persone se ne accorgessero.
Il suo modus operandi si ripeteva sempre nello stesso quartiere, dove la ladra aveva individuato il suo “territorio” di azione: Casal de Pazzi.
Nonostante la ripetitività del suo schema, la donna riusciva a sfuggire facilmente ai controlli e a portare a termine il suo piano, mettendo a segno numerosi furti. Le sue vittime, persone anziane che spesso non si sentono al sicuro nei quartieri più affollati, erano il target perfetto per un furto così astuto, che si basava sull’inganno e sull’approccio affettuoso.
Un episodio in particolare ha mostrato il lato più spietato della ladra: una delle vittime, accorgendosi del tentativo di furto, aveva rifiutato l’abbraccio e si era allontanata dalla giovane.
In risposta, la ladra non si è fatta scoraggiare e ha spinto la signora a terra con forza, strappandole il portafoglio e dileguandosi rapidamente a bordo di un’auto.
Tuttavia, la serie di rapine è stata interrotta grazie alla segnalazione di una delle vittime che ha denunciato l’accaduto, portando così alla luce una serie di altri episodi simili. Gli agenti del IV Distretto San Basilio, che hanno preso in carico il caso, hanno avviato un’indagine approfondita, raccogliendo le testimonianze delle persone derubate e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali nelle vicinanze dei luoghi degli episodi.
L’analisi dei filmati ha consentito agli investigatori di identificare la donna e di ricostruire il suo modus operandi. Tra le prove raccolte, sono state fondamentali le immagini delle videocamere di sorveglianza degli sportelli ATM, che hanno immortalato la ladra mentre effettuava prelievi con le carte bancarie sottratte dalle vittime poco prima. L’abilità nel compiere questi prelievi senza destare sospetti ha ulteriormente confermato la natura del crimine.
Giovane con precedenti penali
Alla luce delle prove raccolte e delle testimonianze delle vittime, la giovane donna, già conosciuta alle forze dell’ordine per reati simili, è stata arrestata con l’accusa di rapina, furto aggravato, ricettazione e indebito utilizzo di carte e dispositivi di pagamento.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, mentre le indagini continuano per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone o di una rete criminale più ampia.
L’episodio ha sollevato anche una riflessione sulla vulnerabilità delle persone anziane, spesso oggetto di raggiri e truffe da parte di criminali che sfruttano la loro buona fede e la loro solitudine. Le forze dell’ordine invitano la cittadinanza a prestare attenzione a situazioni sospette e a denunciare qualsiasi comportamento che possa far pensare a un reato, così da evitare che altri incorrano nelle stesse trappole.