Chioschi ed edicola a rischio chiusura a Roma dove gli esercenti che si occupano di commercio su strada vivono nell’incertezza sulle nuove concessioni di suolo.
Per le concessioni dei chioschi che scadranno a fine anno, attesi i bandi di gara con i nuovi criteri che al momento sono un’incognita
La situazione del commercio su strada, già precaria a causa della crisi decennale del settore, si complica ulteriormente nella Capitale. A far tremare infatti gestori di chioschi ed edicole è la discussione in atto sulle linee guida ministeriali e le decisioni che a tal proposito prenderà il I Municipio di Roma Capitale.
Il Piano del Commercio 2025 e le Edicole “Incompatibili”
Il mini governo del territorio che ha competenza sulle strade del cuore di Roma, sta lavorando in queste ore alla stesura del Piano del Commercio 2025, un documento fondamentale che ridefinirà il commercio su strada nel centro storico.
Nell’ambito di questa operazione, sono almeno 25 le edicole a rischio chiusura, e che sono state classificate come “non compatibili” con le normative municipali rischiando la totale rimozione.
Tra queste, alcune rappresentano veri e propri punti di riferimento per i residenti e i turisti, come quelle di Piazza Navona, Piazza Trilussa e Piazza Colonna, la cui possibile eliminazione ha suscitato in generale la preoccupazione del settore.
A non farsi attendere appresa la notizia, è stata la reazione de la Fenagi (Federazione Nazionale Giornalai), che ha espresso in una nota soprattutto perplessità sulla mancanza di chiarezza sui criteri di assegnazione delle nuove concessioni.
E’ Ermanno Anselmi, coordinatore nazionale della Fenagi, a sottolinea il rischio di una “stagione di ricorsi”, se il Comune di Roma procederà con un piano autonomo, senza attendere le linee guida del Ministero:
“Chioschi “non compatibili” con le normative dell’amministrazione municipale in previsione della stesura del Piano del Commercio 2025, significa, in sostanza, che tali attività non saranno inserite nel bando Bolkenstein, mentre i bandi per il riordino delle concessioni saranno invece possibili per un altro centinaio di edicole del centro storico. L’opera di ottimizzazione, nell’ambito della mappatura del commercio su strada, su cui è impegnato il I Municipio, in alcuni casi prevede solo piccoli aggiustamenti (lavori sul marciapiede o sede stradale) non toccando comunque la postazione del chiosco; in altri casi invece riguarderà una riduzione” – specifica Anselmi.
Le sfide del mercato editoriale e gli aiuti del Governo
La crisi del settore editoriale, con il crollo delle vendite di quotidiani, aggrava ulteriormente la situazione delle edicole. Il Governo ha annunciato misure di sostegno, ma la Fenagi ritiene che le risorse stanziate potrebbero non essere sufficienti:
“Oggi il mercato della vendita dei prodotti di carta è in grande difficoltà, una vera e propria debacle negli ultimi 30 anni: siamo passati da una vendita di 10 milioni di copie al giorno di quotidiani al circa un milione di oggi. Le misure annunciate dal Governo in aiuto alle edicole sono sicuramente un segnale d’attenzione, anche se riteniamo che le risorse – 17 milioni -potrebbero non essere sufficienti per i 25mila punti vendita italiani. Attendiamo ora il Dpcm” – conclude Anselmi.
Il termine delle concessioni di suolo e le edicole a rischio
La situazione è in continua evoluzione e così come la Fenagi, altre organizzazioni sindacali del settore continueranno a monitorarla e a dialogare con le istituzioni per trovare soluzioni che garantiscano la sopravvivenza delle edicole e la tutela dei posti di lavoro.
Ma intanto è certo che le concessioni di suolo per gli operatori di commercio, saranno in essere solo fino al 31 dicembre 2025 e comunque fino a quel termine non potranno essere toccate, ma entro l’anno dovranno necessariamente uscire i bandi di gara, che adotteranno i nuovi criteri al momento sono un’incognita:
“Bisogna ora ragionare anche su quel numero di edicole giudicate ‘incompatibili’– evidenzia Anselmi – e che rischiano la rimozione, qualora non venissero trovare soluzioni alternative”.
In particolare si tratta di quelle di piazza Navona (5 Lune), piazza Trilussa, Piazza Colonna (Palazzo Chigi), ma anche le edicole di via Venti Settembre/S. Susanna, piazza dei 500 (Cavour), via De Petris, via Boncompagni, via Cavour, via del Babuino, via del Tritone 152, via del Vantaggio, via Giolitti (Gioberti), via Giolitti (Mamiani), via Mario de Fiori, via Merulana (San Giovanni), via Nazionale (Boschetto), via Nazionale (Mazzarino), via dei Modelli, via Sora, viale Aventino, vicolo Doria, piazzale degli Eroi, via delle Grazie, via Giulio Cesare (Colonna) e via Giulio Cesare 171.