Roma: condanna esemplare per l’aggressore di Don Coluccia, il prete simbolo della lotta allo spaccio

L'uomo provò ad investire Don Coluccia durante una marcia per la legalità 

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Nella foto Don Antonio Coluccia - canaledieci.it

Il tribunale di Roma ha emesso una sentenza di condanna esemplare nei confronti dell’uomo che, nell’agosto del 2023, tentò di investire Don Antonio Coluccia, il sacerdote da anni impegnato nella lotta contro lo spaccio di droga nel quartiere di Tor Bella Monaca. L’aggressione, avvenuta durante una marcia per la legalità, aveva riacceso i riflettori sulla difficile situazione del quartiere.

L’uomo provò ad investire Don Coluccia durante una marcia per la legalità

L’imputato, un trentenne, si era avvicinato a Don Coluccia a bordo di uno scooter mentre il sacerdote partecipava a una manifestazione pacifica contro lo spaccio di droga in via dell’Archeologia.

Dopo un breve scambio con il conducente del due ruote, quest’ultimo aveva improvvisamente accelerato, tentando di investire il sacerdote, senza riuscirvi, grazie alla prontezza di uno dei poliziotti della scorta che lo avevano spostato di peso, per poi sparare due colpi di pistola, uno dei quali aveva colpito l’aggressore all’avambraccio, consentendo di arrestarne la fuga e  catturarlo.

Il processo e la condanna

Il processo si è concluso con una condanna esemplare per l’imputato. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata, con una pena di tre anni di reclusione.

Don Coluccia: un simbolo della lotta contro lo spaccio

Don Antonio Coluccia è da anni in prima linea nella lotta contro lo spaccio di droga a Tor Bella Monaca. La sua coraggiosa testimonianza e il suo impegno costante a favore dei giovani del quartiere lo hanno reso un punto di riferimento per la comunità ma anche un bersaglio dei criminali.

Il sacerdote bersaglio di continui atti intimidatori

Dopo l’aggressione subita nell’agosto del 2023, il sacerdote non ha mai smesso di scendere in strada con la gente per mostrare la sua determinazione a proseguire una battaglia comune contro la criminalità.

Proprio per questo, lo scorso 3 gennaio il sacerdote ha assistito insieme a  da  agli scout e all’associazione civica TorPiùBella guidata dall’attivista Tiziana Ronzio che erano con lui, ad un altro gesto intimidatorio, durante il passaggio in Viale dell’Archeologia, quando alcuni secchioni per la raccolta dell’immondizia hanno improvvisamente preso fuoco.

Domenica 1 settembre ancora, Don Coluccia era stato vittima di una violenta aggressione nel quartiere Quarticciolo, dove si stava svolgendo un corteo per la legalità.

Appena un mese dopo, sempre al Quarticciolo, durante una passeggiata anti spaccio in Viale Palmiro Togliatti, con in testa Don Coluccia, un uomo ha avvicinato il corteo e ha tentato un’aggressione armata contro il parroco.

La solidarietà della comunità romana e delle istituzioni

Don Coluccia ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà da parte della comunità romana e delle istituzioni. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso la sua vicinanza al sacerdote e ha condannato l’atto di violenza. Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha manifestato la sua solidarietà a Don Coluccia, sottolineando l’importanza del suo impegno a favore della legalità.