Il Campidoglio mette all’asta un appartamento confiscato alla malavita. Proposta una casa delle adozioni

Gara pubblica per utilizzare un lussuoso appartamento da 8 vani confiscato alla criminalità organizzata. Tra le proposte quella di farne una casa per le coppie che devono adottare o che hanno già adottato

Il Campidoglio mette sul mercato un lussuoso appartamento confiscato alla criminalità utilizzata per destinarlo a fini sociali. C’è chi ha già proposto di farne una casa delle adozioni, ovvero un punto d’incontro per le coppie che devono adottare o che hanno già adottato ma c’è tempo fino al 20 marzo per proporre altri possibili impieghi.

Gara pubblica per utilizzare un lussuoso appartamento da 8 vani confiscato alla criminalità organizzata. Tra le proposte quella di farne una casa per le coppie che devono adottare o che hanno già adottato

E’ stato lanciato da parte del Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative del Comune di Roma Capitale l’avviso pubblico per l’assegnazione in concessione d’uso dell’immobile confiscato sito in viale della Tecnica n. 161, all’Eur. Si tratta di un appartamento al primo piano della palazzina con vista sul Laghetto della consistenza di 168 metri quadrati suddivisi in otto vani.

Come rivela il sopralluogo eseguito dai tecnici di “Risorse per Roma”, si tratta di un appartamento estremamente elegante, in un contesto signorile. Conta sei stanze, due bagni, non ha cucina ma con allacci predisposti, attualmente libero da persone e cose ed in ottimo stato di conservazione. I pavimenti sono in parquet, la porta di accesso è blindata, è presente armadiatura su misura in più punti. Il riscaldamento è centralizzato e sono presenti armadi a muro su misura con ante in legno nei corridoi.  L’utenza idrica risulta attiva, quella elettrica è disattivata.

Un’associazione ha proposto di farne un punto d’incontro di mutuo aiuto rivolti alle coppie che devono adottare o che hanno già adottato un bambino. Ovviamente, trattandosi di un avviso pubblico, possono essere proposte altre soluzioni d’impiego.

Gli interessati “dovranno presentare una proposta progettuale dettagliata, indicando gli obiettivi generali e specifici dell’attività, nonché le modalità e gli strumenti attraverso cui realizzare l’interesse pubblico, tenendo conto del tessuto sociale e urbanistico, della tipologia dei soggetti destinatari con l’obiettivo di realizzare sinergie e relazioni di rete con iniziative già operanti nel quartiere e nel più ampio contesto cittadino. La concessione sarà della durata di sei anni“.