Un violento episodio ha scosso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Grassi di Roma in queste ultime ore, dove cinque operatori sanitari sono stati brutalmente aggrediti da un uomo. I sanitari hanno riportato lesioni guarigione in 15 giorni e, ciò nonostante, non hanno interrotto il loro lavoro, completando il turno.
L’episodio di una violenza inaudita al Grassi da parte di un romano in stato di alterazione: feriti due medici e tre infermieri
L’aggressione è avvenuta nella serata di ieri sabato 15 febbraio, da parte di un uomo che ad un tratto all’interno del reparto di Pronto soccorso ha dato in escandescenza, causando ferite e contusioni a cinque operatori sanitari, tra cui due medici del reparto.
La dinamica dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore è un uomo romano di 58 anni, che aveva accompagnato la madre per delle cure mediche al nosocomio di Ostia, per poi presentarsi in stato di alterazione da alcol e pretendere di vedere la donna fuori dall’orario di visita.
Al diniego del personale l’uomo, che aveva deciso di restare su una lettiga, dove non è consentito sedersi se non ai malati, all’invito ad alzarsi, ha reagito come una furia, scagliandosi contro il personale sanitario presente.
Violenza immotivata e conseguenze
L’aggressione che è avvenuta nella tarda serata di ieri, ha causato il ferimento di almeno cinque operatori che hanno tentato di sedare la violenza dell’uomo, un romano già noto alle forze dell’ordine per precedenti simili. Tra gli operatori aggrediti dall’uomo, ci sono due medici e tre infermieri tra cui due donne. Tutti sono rimasti feriti con una prognosi di 15 giorni.
L’uomo, in evidente stato di alterazione, è stato finalmente bloccato dalla Security dell’ospedale e successivamente dopo una segnalazione al Numero Unico per le Emergenze 112, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Vitinia, intervenuti prontamente sul posto.
La solidarietà e un plauso da parte dell’azienda sanitaria, è stato rivolto alle vittime dell’ennesimo episodio di violenza nel nosocomio del Lido, dove gli operatori sanitari pur feriti, non hanno voluto lasciare il servizio scoperto, ed hanno concluso il loro turno di lavoro dopo le cure mediche.
Medici e infermieri ora, si riservano di sporgere denuncia per le lesioni subite. L’uomo dovrà rispondere oltre che per lesioni personali anche di interruzione di pubblico servizio.
La condanna della Asl Roma 3
Solidarietà e vicinanza al personale per la vile aggressione subita nella giornata di ieri all’interno del Pronto Soccorso, è stata espressa dalla Direzione Aziendale della ASL Roma 3:
“Ringraziamo sentitamente i cinque operatori che, dopo quanto successo, sono rimasti in ospedale fino alla conclusione del turno di lavoro, oltre alla Vigilanza e alle Forze dell’Ordine intervenute prontamente. Al nostro personale garantiremo da subito non solo il supporto psicologico ma anche quello legale, necessari per affrontare insieme la vicenda e per fare in modo che ci siano ancora maggiore tutela e sicurezza all’interno delle nostre strutture sanitarie” – la nota della Direzione Aziendale della ASL RM 3.
Sul grave episodio immediata la solidarietà di Francesco Rocca
L’episodio ha suscitato profonda indignazione e preoccupazione nell’intera comunità sanitaria. Numerose sono state le espressioni di solidarietà nei confronti degli operatori aggrediti e di condanna verso l’atto di violenza.
La prima ad arrivare, è stata quella del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca:
“Piena solidarietà agli operatori sanitari dell’Ospedale Grassi di Ostia per la vile aggressione subita ieri, nel tardo pomeriggio, all’interno del Pronto Soccorso della struttura, perpetrata da parte di un utente. Queste violenze devono finire, non smetteremo mai di dirlo a gran voce e di fare tutto il possibile per arginare l’odioso e insensato fenomeno. Un plauso particolare all’Oss e ai quattro infermieri coinvolti che, nonostante la delicata situazione, hanno continuato a garantire il loro servizio e hanno deciso di sporgere denuncia soltanto alla fine del turno di lavoro. Siamo e saremo sempre al fianco – con gratitudine – di chi presta un fondamentale servizio in favore della collettività” – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio.