Voleva sposare Lando Buzzanca per mettere mano sull’eredità in un momento in cui l’attore ormai 86enne era affetto da un evidente deficit cognitivo. E’ la ricostruzione della procura di Roma decisa a spedire a processo di Francesca L. una 54enne pugliese che il 5 agosto 2021 aveva proceduto alle pubblicazioni di nozze con l’attore, poi sospese su denuncia dell’amministrazione di sostegno di Buzzanca.
La sposa aveva proceduto alle pubblicazioni per il matrimonio: lo stop e l’indagine
Secondo la Procura – è la ricostruzione raccolta nel capo di imputazione – l’indagata abusando dello stato di deficienza psichica dell’attore palermitano, “lo induceva a contrarre matrimonio ben consapevole delle sue condizioni psicofisiche inidonee alla libera autodeterminazione, atto in forza del quale diveniva erede a seguito del decesso avvenuto il 18 dicembre 2022”. Già con le pubblicazioni, infatti, ci si può insinuare nell’asse ereditario. Gli eredi di Buzzanca sono già pronti a costituirsi parte civile.
Le nozze sospese
Era stato l’amministratore di sostegno dell’attore, l’avvocato Luca Valvo, all’indomani delle pubblicazioni a stoppare il presunto piano per convolare a nozze: ha chiesto al giudice tutelare di impedirle e di trasmettere gli atti alla Procura. Quattro giorni dopo dal tribunale civile l’ordine di sospendere l’eventuale matrimonio.
Nel giro di poche ore poi carabinieri e finanzieri si sono presentati negli uffici del municipio XV di Roma – Lando Buzzanca abitava infatti in un grande appartamento vicino a Ponte Milvio – per acquisire la copia della documentazione prodotta per le pubblicazioni.
La ufficiale di Stato Civile, incaricata della pratica, ha poi spiegato agli investigatori che era stata contattata dalla ‘sposa’ che le aveva fornito una procura speciale firmata dal futuro marito in quel momento ricoverato in una struttura sanitaria. A ricostruire il resto i figli di Lando.
Le parti civili
Si costituiranno parte civile nel procedimento in occasione della prossima udienza a maggio. La sposa mancata a sua volta ha presentato più denunce contro curatori e familiari di Buzzanca, ma i procedimenti sono stati archiviati.