Madonna di Trevignano, la super perizia sulle lacrime tira in ballo Gisella Cardia

Sulle lacrime una super perizia disposta dalla procura smentisce la santona: non sono sovrannaturali, ne' di origine animale

Le lacrime di sangue della Madonna di Trevignano

La super-perizia sulle lacrime della Madonna di Trevignano rischiano di rivelarsi un boomerang per la santona Gisella Cardia. Chi pensava che fosse sangue divino si sbagliava. Come chi pensava che si trattasse di sangue di maiale.

Sulle lacrime una super perizia disposta dalla procura smentisce la santona: non sono sovrannaturali, ne’ di origine animale

Una super perizia disposta dalla procura di Civitavecchia nell’ambito dell’inchiesta che vede la veggente di Trevignano indagata per truffa ha stabilito che quelle lacrime sgorgate sul viso della Madonna non sono altro che gocce di sangue umano e femminile.

A firmare l’accertamento tecnico un luminare del settore, il genetista forense Emiliano Giardina, docente di biomedicina a Tor Vergata, lo stesso che anni fa si è occupato del caso di Yara Gambirasio isolando ignoto 1 che ha portato all’assassino, Massimo Bossetti..

Altro miracolo smascherato, insomma. Le lacrime di sangue non erano naturali o meglio ancora sovrannaturali ma gocce di sangue messe lì sul volto della Madonna appositamente. Sangue femminile. E chi, allora, ha manomesso la statua per gridare al miracolo?

Dopo la scomunica altro smacco

Madonna di Trevignano, la super perizia sulle lacrime tira in ballo Gisella Cardia 1
Gisella Cardia al Campo dei Miracoli di Trevignano

La santona era già stata smentita dal vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, che la scorsa primavera aveva archiviato la pratica “Gisella Cardia” con una scomunica (“Apparizione non vere”) e la diffida a religiosi e fedeli di stare alla larga dal lei e dal suo campo dei miracoli di Trevignano nel frattempo chiuso su ordine del Comune.

Il miracolo delle lacrime di sangue della Madonna di Trevignano risale ormai ad anni fa ed è stato ben sfruttato.

Gisella Cardia, di ritorno da un viaggio a Medjugorje, si era convinta di aver visto la Madonna lacrimare e da allora aveva organizzato riunioni di preghiera sempre più allargate nel suo terreno con affaccio sul lago. Centinaia di fedeli, provenienti da tutta Italia, ogni 3 del mese, arrivavano in adorazione di fronte alla teca della Madonna. he proprio quel giorno le parlava.

Canti, preghiere e pure la narrazione di qualche miracolo, come quello più emblematico:  moltiplicazione degli gnocchi.