Capannelle, l’ippica romana è salva ma a queste condizioni. HippoGroup: “Roma ci chiede il triplo per la gestione temporanea”

La società che gestisce Capannelle: "Siamo fiduciosi che nel corso del 2025 la magistratura ci darà ragione nel contenzioso con Roma Capitale"

L’ippodromo delle Capannelle continuerà la sua attività anche nel 2025. Un’importante decisione presa da HippoGroup Roma Capannelle, in accordo con la controllante HippoGroup Cesenate, che da 56 anni gestisce l’impianto di via Appia Nuova, ma anche una scelta difficile date le condizioni economiche richieste da Roma Capitale. Lo ha dichiarato la società in queste ore, in una nota diffusa dopo un lungo silenzio stampa, per fare completa chiarezza.

La società che gestisce Capannelle: “Siamo fiduciosi che nel corso del 2025 la magistratura ci darà ragione nel contenzioso con Roma Capitale”

Superato il rischio della chiusura dei battenti dell’iconico ippodromo romano che avrebbe messo a repentaglio un settore che appassiona migliaia di persone e che rappresenta un importante indotto economico per il territorio.

Oggi però, la società che gestisce l’ippodromo da 56 anni, e che ha annunciato di voler continuare nel mantenerlo attivo, ha voluto diffondere alcune dichiarazioni su quanto ha dovuto accettare in un accordo con Roma Capitale, proprietaria del compendio, che prevede condizioni economiche sproporzionate e penalizzanti.

Un accordo difficile con Roma Capitale: canoni sproporzionati e condizioni svantaggiose

La decisione di HippoGroup Roma Capannelle è stata tutt’altro che semplice come evidenzia la nota della società, che ha dovuto accettare un accordo con Roma Capitale, proprietaria del compendio, che prevede condizioni economiche sproporzionate e penalizzanti.

Il Comune di Roma, infatti, richiede un canone di affitto triplo rispetto a quanto previsto dal bando andato deserto lo scorso novembre, escludendo inoltre dalla concessione i servizi di bar e ristorazione presenti, che sono fonti economiche fondamentali per la gestione dell’ippodromo.

Il contenzioso con Roma Capitale

Le difficoltà poi, non si limitano all’aspetto economico. HippoGroup Roma Capannelle è da anni coinvolta in un contenzioso legale con Roma Capitale, che pretende il pagamento di canoni arretrati per un importo di 18 milioni di euro, una cifra considerata “assurda” dalla società:

“Siamo fiduciosi che nel corso del 2025 la magistratura ci darà ragione nel contenzioso relativo all’assurdo proposito di Roma Capitale che pretende dal 2017 al 2023, canoni per 18 milioni di euro. Si tratta di una richiesta di oltre 2,5 milioni di euro l’anno” – hanno dichiarato.

L’impegno di HippoGroup Roma Capannelle per tutelare i dipendenti e il patrimonio dell’ippica

Nonostante le difficoltà e le incertezze, HippoGroup Roma Capannelle ha deciso di accettare la proposta di Roma Capitale, mossa da un forte senso di responsabilità verso i propri dipendenti e verso il patrimonio dell’ippica romana:

La chiusura dell’ippodromo Capannelle sarebbe stata una sventura, una sconfitta disastrosa e soprattutto un’offesa, non solo per il Comune di Roma e per gli operatori ippici locali, ma anche per il Masaf e tutto il mondo ippico nazionale – hanno sottolineato – con grande senso di responsabilità, pur nelle ristrettezze e tra mille difficoltà, cercheremo di garantire con dignità anche nel 2025 lo svolgimento delle quasi 130 giornate di corse che ci sono state assegnate e l’attività del centro di allenamento“.