Come le mura poligonali abbracciano Castel San Pietro Romano, così questo piccolo gioiello collocato a 763 metri sul livello del mare, abbraccia il visitatore e lo proietta dentro il suo centro storico. Chi viene da queste parti potrà visitare i diversi punti di interesse del borgo tra panorami, escursioni nella natura, sapori della tradizioni. Ci si potrà lanciare alla scoperta di quelle strade che rappresentarono una location d’eccellenza per il cinema italiano negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Qui, infatti, venne girato tra gli altri anche “Pane, amore e fantasia”.
Cosa vedere e cosa fare a Castel San Pietro Romano. Il borgo, tutto da scoprire tra centro storico, piatti tipici e natura, fu location di film importanti di alcuni maestri del cinema italiano
Castel San Pietro Romano si trova sulla cima del Monte Ginestro a una quarantina di km da Roma. Alcune testimonianze ci indicano che ha una lunga storia, che risale alla tarda età del Bronzo.

Una delle principali attrazioni di Castel San Pietro Romano sono le Mura poligonali, un anello di fortificazioni risalente al VI secolo a.C. Costruite con tecniche antiche e realizzate in grandi blocchi di calcare, le mura presentano due porte e torrette che sono state successivamente restaurate nel XII secolo.

Nel cuore del paese, la Chiesa di San Pietro Apostolo è un altro simbolo imprescindibile. Edificata su un antico convento benedettino, la chiesa fu riedificata dai Barberini nel XVII secolo e restaurata durante il pontificato di Clemente XII intorno al 1730. All’ingresso, si ammirano la statua di San Pietro, opera del napoletano Paolo Benaglia, e la pala d’altare “Pasce oves meas”, dipinta da Giacinto Gimignani.
Un ulteriore gioiello architettonico è la Chiesa di Santa Maria della Costa, situata nell’estremo sud dell’abitato, a ridosso delle fortificazioni. Venne costruita nel 1682 per volontà di Maffeo Barberini.
Museo diffuso, cinema e natura
Da non perdere il MuDi – Museo Diffuso, che offre un percorso affascinante tra archeologia, arte e storia. Il Centro Visitatori di Palazzo Mocci guida i visitatori attraverso l’evoluzione del territorio, dalla protostoria ai giorni nostri, presentando reperti e installazioni che valorizzano il patrimonio culturale locale.
Un viaggio che, attraverso le varie sale, ci porta alla scoperta del paesaggio naturale e delle sue trasformazioni, del padre del fotogiornalismo nonché sindaco di Castel San Pietro Romano, Porry Pastorel, di come questo piccolo borgo si trasformò in location per il cinema italiano. C’è anche uno spazio dedicato alla bersagliera Gina Lollobrigida, che qui era di casa, e fu cittadina onoraria. Occhio attento ai bimbi con il progetto MuDi Reality+, basato sulla realtà aumentata che trasporta in una spettacolare esperienza immersiva (per info leggi qui).
Questo luogo venne scelto da Vittorio De Sica per girare “Pane, amore e fantasia” ma divenne location anche del film “I due marescialli”, “Il federale”, “Liolà” e “È permesso Maresciallo? (Tuppe-tuppe marescià)”.

A pochi chilometri dal centro abitato si estende il Monumento Naturale della Valle delle Cannucceta, un’area protetta di circa 20 ettari. Il parco, dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 1995, ospita una ricca varietà di specie faunistiche e floristiche, ed è particolarmente noto per la maestosa quercia “del Palestrina”, un albero secolare che, secondo la tradizione, ha ispirato il compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Eventi e itinerari enogastronomici
Tra gli eventi principali che si tengono a Castel San Pietro Romano, ci sono la Festa di San Clemente, celebrata la prima domenica di maggio, e la festa di San Rocco, il 16 agosto. Entrambe richiamano visitatori e abitanti. Particolarmente suggestiva è la Notte Romantica di giugno, un inno all’amore che trasforma il borgo in un palcoscenico di artisti di strada, palloncini colorati e postazioni fotografiche con angoli dedicati ai personaggi del cinema. E’ un appuntamento che si svolge in tutti i paesi che fanno parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Da non perdere, poi, l’itinerario enogastronomico che si tiene l’ultima domenica di giugno. In questa occasione vengono distribuiti circa mille pasti in cinque postazioni dislocate nel paese: dall’antipasto alla cisterna dei benedettini, alla pasta e fagioli (piatto tipico) in via Vittorio de Sica, passando per la pasta o minestra in posto panoramico, ai secondi (spiedini, salsicce, spezzatino fatto da signore del posto con verdure ripassate in padella e patatine fritte) vicino al parco del cinema sotto il Comune, in posizione Belvedere, con gran chiusura di dolci distribuiti dalla Pro Loco.
In occasione dell’itinerario viene organizzato un servizio navetta che parte dall’ingresso del paese, in zona Santa Maria, e arriva al centro.

La cucina
I ristoranti di Castel San Pietro Romano offrono una cucina semplice e genuina, ma capace di deliziare anche i palati più esigenti. Tra i piatti tipici spiccano il sugo di castrato con fettuccine fatte a mano, gli gnocchetti a coda de soreca e l’acquacotta, un piatto contadino fatto con pezzetti di pane tostato e raffermo, con fagioli, olio e pomodoro.
Altri piatti da non perdere sono gli gnocchi di patate con salsa di ragù di manzo, le fettuccine ai funghi porcini, la polenta con spuntature e salsicce e la tradizionale pasta e fagioli con maltagliati fatti a mano.
Come si arriva
Castel San Pietro Romano si raggiunge percorrendo via Casilina o via Prenestina, fino a Palestrina. Si prosegue poi con la via Pedemontana in direzione Castel San Pietro Romano.
Tramite l’autostrada A1 si esce a San Cesareo o Valmontone poi proseguire verso Palestrina e continuare quindi in direzione Castel San Pietro Romano. Dall’autostrada A14 si esce a Tivoli.
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