Roma, in un mese cinque pedoni uccisi: c’è chi dice stop

Sul fronte pedoni falciati e uccisi sulle strade l'anno è cominciato nel peggiore dei modi: gli appelli

Incidente mortale su viale dei Romagnoli, travolto e ucciso un pedone

Cinque pedoni falciati in meno di un mese. L’anno nuovo inizia nel sangue per chi cammina a Roma. Il movimento per il diritti dei pedoni dà lo stop al Campidoglio e al sindaco Roberto Gualieri: “Si riparta dalla segnaletica“. Denuncia analoga di Codacons che si sofferma sull’ultima croce, in via delle Milizie, parlando di “tragedia annunciata“.

Sul fronte pedoni falciati e uccisi sulle strade l’anno è cominciato nel peggiore dei modi: gli appelli

A gennaio cinque persone sono state investite e uccise da conducenti di autoveicoli, tre sulle strisce pedonali. Numeri in aumento stante che i decessi a Roma e provincia erano stati 43 nel 2024 e 43 nel 2023.

Maria Rita Londei è stata uccisa il 31 gennaio su viale delle Milizie, mentre tornava a casa dopo aver fatto la spesa, a un passo dagli hub del giubileo, nonché da casa sua. “Siamo sconcertati di fronte all’ennesima esecuzione sommaria e al silenzio delle istituzioni. Vediamo politiche timide e frammentarie su criticità abnormi, che costano vita e salute a migliaia di persone e famiglie. Il problema più grave è evidente, e si chiama velocità”, denuncia Francesca Chiodi, presidente del Movimento Diritti dei Pedoni APS.

Senza nulla togliere alle responsabilità dei singoli, a Roma i controlli scarseggiano, e il disegno di tante strade alimenta comportamenti criminali – aggiunge la presidente – I pedoni condividono ampi spazi di conflitto con i veicoli, come attraversamenti lunghissimi, non protetti o segnalati, spesso su piste da gran premio, e via delle Milizie ne è un esempio, che si voglia vedere o no. Ci chiediamo: è così che Roma accoglie pellegrini e turisti, è così che continua a trattare i suoi cittadini?

Le vittime

Oltre a Maria Rita, in un mese sono morti Arafet, 30 anni, mentre attraversava con la bicicletta in mano Piazza delle Crociate (municipio II); Rico, 34 anni, in via Salaria (III); Cynthia, 69 anni, a via Andriulli (IV); Ivan, 48 anni in via dei Romagnoli (X).

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Cynthia Ventucci, una delle vittime di quest’anno

Le morti dei pedoni nel 2025 sono tutte su strade di viabilità principale, di competenza del Comune di Roma, rilancia la presidente Chiodi.

Andando a ritroso nel 2024, dai dati pubblici disponibili riscontriamo che sul territorio di Roma Capitale, 20 persone su 27 sono state uccise su strade di viabilità principale. E’ proprio qui che si corre pur in presenza di strisce pedonali; che mancano le corsie di marcia o la linea di mezzeria, che manca riparo per chi cammina mentre i mezzi sfrecciano su traiettorie imprevedibili. Inaccettabile che venga ancora tollerato”.

Nessuno ha la bacchetta magica – conclude la presidente del Movimento diritti dei pedoni – ma ci sembra che le iniziative sono molto spot. Le strade non vengono designate coi giusti criteri di sicurezza. Ed i controlli sono carenti.

Su via delle Milizie per esempio non sono indicate le corsie di marcia, come in via Ostiense, in via Cipro per fare alcuni esempi…per chi cammina la viabilità principale è la più pericolosa. In questo momento mi trovo a Barcellona e le strade sono correttamente segnalate”, denuncia Francesca Chiodi. “Ok per i black point, anche se verranno realizzati con tempi molti lunghi. Ma chiediamo interventi incisivi sulla rete viaria principale a iniziare dalla segnaletica…altrimenti si alimenta la guida violenta”.

L’appello

Da qui l’appello: L’amministrazione comunale, il sindaco Roberto Gualtieri in testa – è il suggerimento –  prenda in carico il problema. Lo faccia a partire dai dati, e attivi misure efficaci e sistemiche, anche aprendo un tavolo di concertazione sulla sicurezza pedonale con Associazioni e Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale e la Mobilità Dolce e Sostenibile.

Su via delle Milizie tragedia annunciata

Sulla morte di Maria Rita Londei, la donna uccisa su via delle Milizie, è intervenuto anche il Codacons parlando di una tragedia annunciata.

Da anni denunciamo la pericolosità di viale delle Milizie ma nessun intervento è stato finora adottato per garantire la sicurezza dei pedoni – commenta il presidente Carlo Rienzi Più volte abbiamo segnalato come gli attraversamenti pedonali posti lungo l’arteria siano invisibili agli automobilisti perché sbiaditi o cancellati, e anche quando vengono ridipinte le zebre si scoloriscono velocemente mettendo a rischio la sicurezza stradale. C’è poi la questione delle auto che sfrecciano a tutta velocità lungo la via a causa della totale mancanza di controlli e strumenti di dissuasione, nonostante da tempo i residenti chiedano l’ installazione di autovelox nella zona“.

Anche l’illuminazione pubblica carente contribuisce a mettere a rischio la sicurezza e incentivare gli incidenti – prosegue Rienzi – Solo pochi giorni fa avevamo presentato un esposto sui lampioni di viale delle Milizie, che si accendevano e spegnevano a scatti rendendo pericoloso percorrere in auto la strada. Tutti elementi che ci fanno affermare come l’ultimo investimento sia una tragedia annunciata, e, purtroppo, non sarà l’ultima nella capitale“.