A Fiumicino l’imposta di soggiorno aumenterà. E’ quanto deciso dall’Amministrazione comunale che ha approvato, con la manovra di bilancio, l’incremento delle tariffe. Questi i dettagli su quanto accadrà in futuro e sulle future destinazioni dei fondi.
L’Amministrazione comunale ha approvato un aumento temporaneo dell’imposta di soggiorno per finanziare servizi turistici
L’imposta di soggiorno avrà un incremento a partire dall’8 marzo. La misura è stata introdotta in occasione del Giubileo, evento per il quale si attendono molti visitatori anche a Fiumicino.
Per questo motivo si è stabilito di aumentare l’imposta con una provvedimento temporaneo che sarà valido fino al prossimo 31 dicembre.
Le tariffe attuali resteranno quindi in vigore fino al 7 marzo. Poi, a seguire, ci sarà l’incremento come stabilito dalla manovra.
Le tariffe saranno applicate per ogni pernottamento sul territorio comunale e andranno da 4,50 euro a 7 euro.
Partendo dalla fascia più bassa, si pagherà 4,50 euro per affittacamere, B&B, country house o residenze di campagna, agriturismi, alloggi per uso turistico o locazioni brevi.
Pagheranno 5 euro coloro che sceglieranno le case vacanza, residence, alberghi a una o due stelle mentre per gli alberghi a tre o quattro stelle la tariffa sarà di di 6 euro e per i 5 stelle di 7 euro.
Dal 2026 le cose cambieranno ancora.
“Nel 2026 torneranno le vecchie tariffe con l’aumento di un euro a fascia – spiega l’assessore al Turismo, Federica Poggio – L’incremento dell’imposta di soggiorno che scatterà dall’8 marzo rappresenta una grande opportunità per rendere la nostra città ancora più competitiva e accogliente. L’obiettivo è quello di dar vita al servizio Archeobus che dall’aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ possa portare i turisti in visita ai nostri siti archeologici. Inoltre Federalberghi ci ha chiesto delle paline segnaletiche, che potranno essere finanziate con questi soldi. Altre misure sono allo studio. L’incremento del gettito porterà benessere e miglioramenti nel decoro urbano. L’opportunità arriva dall’anno giubilare, senza pesare sui cittadini”.