E’ una scoperta sconcertante quella emersa grazie a Google Maps e subito denunciata da un gruppo social di attivisti per la tutela del patrimonio. Nel cuore della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, tra il casale della Cervelletta e Tor Cervara, si nasconde una discarica abusiva di dimensioni enormi con rifiuti speciali altamente tossici e pericolosi per la salute e per l’ambiente.
Google maps svela una montagna di rifiuti speciali altamente tossici: è allarme discariche nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene
E’ una vera e propria ferita nel cuore della natura nella periferia della Capitale, quelle che è fin troppo visibile dalle immagini satellitari fornite da Google maps, e che mostrano chiaramente un cumulo di rifiuti di ogni genere, tra ingombranti, materiali edili e demolizione e altri materiali pericolosi per l’ambiente e la salute pubblica.
A denunciare la situazione è il gruppo SOS Patrimonio Storico di Roma, che ha lanciato l’allarme sui social con le foto della discarica abusiva, nascosta dalla vegetazione e dai ruderi di una struttura rurale abbandonata, e praticamente invisibile dalla strada, ma la sua presenza svelata in modo casuale è ora innegabile.
La mancanza di controllo ha aggravato il problema nella zona
Con le foto denuncia che in queste ore stanno facendo il giro del web, è emersa la presenza di un’altra discarica a pochi metri di distanza dal sito ormai coperto di rifiuti.
Si tratta di un parcheggio pubblico recentemente aperto, che stando a quanto riferiscono i residenti, sta subendo lo stesso destino. In poche settimane, è stato trasformato in una discarica a cielo aperto, con cumuli di rifiuti che deturpano l’area e mettono a rischio l’ambiente.
Le conseguenze di un abbandono incontrollato
Sull’abbandono incontrollato dei rifiuti nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, i cittadini chiedono di intervenire subito, quantomeno per fermare gli effetti gravi dello sversamento di rifiuti che sta avvenendo in quel sito chissà da quanto tempo.
“Inutile dire quali possono essere le conseguenze per l’ambiente e per la salute pubblica – sottolinea un residente -, tra le sostanze tossiche che potrebbero già aver contaminano il suolo e le falde acquifere, il degrado del paesaggio, che sta compromettendo anche il valore naturalistico delle aree protette; e non ultimo il rischio incendi, elevatissimo in presenza di una montagna di rifiuti di quel tipo altamente infiammabili”.
Le responsabilità
“Sulla responsabilità di questa situazione chiediamo che vengano svolte indagini – scrive un utente dopo la pubblicazione delle foto shock -, affinché gli autori vengano puniti, ma soprattutto chiediamo all’amministrazione che ha il compito di controllare il territorio, di intervenire subito per rimuovere le discariche abusive“.