Le accuse di Pro Vita Famiglia: “Gualtieri porta la lobby transgender nelle scuole di Roma”

La Capitale investe oltre 400mila euro su educazione sessuale e affettiva nelle scuole con l'ufficio LGBTQ+: Pro Vita Famiglia insorge con il sostegno della politica 

Immagine non collegata ai fatti

La Capitale è nuovamente al centro di una accesa polemica sull’educazione sessuale a scuola. E’ Pro Vita Famiglia a lanciare un allarme, e stavolta lo fa  puntando il dito contro il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accusato di voler introdurre nelle scuole medie della città, dei corsi di educazione sessuale e affettiva, fortemente connotati ideologicamente dalla lobby transgender.

La Capitale investe oltre 400mila euro su educazione sessuale e affettiva nelle scuole con l’ufficio LGBTQ+: Pro Vita Famiglia insorge con il sostegno della politica

Al centro della polemica, che vede l’attenzione dell’associazione Pro vita rivolta in particolare verso la figura di Marilena Grassadonia, attuale responsabile dell’Ufficio LGBTQ capitolino, ex presidente di “Famiglie Arcobaleno”, e considerata una delle più radicali attiviste del movimento LGBTQ, c’è la decisione del Comune, di investire 420mila euro, in un progetto di educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie di primo grado, proprio in collaborazione con l’Ufficio LGBTQ+ del Comune di Roma.

Il rischio di “indottrinamento gender”

L’associazione onlus, che si definisce a difesa della vita e della famiglia, sostiene infatti che i progetti finanziati dal Comune di Roma, in collaborazione con tale ufficio, promuoverebbero teorie “antiscientifiche” sul cambio di sesso e sulla fluidità di genere, cercando di “indottrinare” gli studenti.

Di ben altra intenzione sarebbe invece l’iniziativa, spiegata in data odierna dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dall’Assessora alla Scuola, Claudia Pratelli, e legata all’importanza di stimolare un’educazione inclusiva e rispettosa delle diversità.

Come funzionerà il progetto

Attraverso un avviso pubblico, rivolto agli enti del terzo settore, verranno selezionati i migliori progetti educativi, realizzati in collaborazione con le scuole e gli insegnanti, con l’obiettivo di promuovere l’educazione emotiva, la cultura delle pari opportunità e il rifiuto di ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere, fornendo agli studenti gli strumenti necessari per costruire relazioni sane e rispettose, e prevenire episodi di violenza e bullismo.

Le attività, che si svolgeranno durante gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026, saranno pensate per coinvolgere attivamente gli studenti e promuovere un cambiamento culturale profondo.

Le parole del Sindaco

Con questo progetto – ha dichiarato il Sindaco Gualtieri – diamo una risposta concreta alle sfide che la nostra società si trova ad affrontare. La violenza di genere e le discriminazioni sono problemi complessi, che richiedono un intervento a lungo termine. L’educazione è la nostra arma più potente per costruire un futuro più giusto e inclusivo.”

Le critiche di Pro Vita & Famiglia

Da parte di Pro Vita & Famiglia, forti perplessità sull’iniziativa dell’educazione sessuale, che potrebbe essere strumentalizzata per promuovere un’ideologia gender a minaccia di valori tradizionali.

“Le famiglie romane non resteranno a guardare – ha dichiarato Jacopo Coghe, il portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus -.Abbiamo apprezzato l’immediata reazione di protesta degli esponenti di Fratelli d’Italia e Lega in Consiglio Comunale e in Regione. Ora auspichiamo che, anche a livello municipale, siano messe in atto tutte le contromisure possibili per informare i genitori di cosa sta per accadere nelle classi dei loro figli, aiutandoli a far valere il loro diritto di priorità educativa”.

Intanto da Pro Vita Famiglia, è anche partita la richiesta al Ministro dell’Istruzione Valditara, di interessarsi dei “progetti gender di Gualtieri e Grassadonia”, garantendo che non vengano trasmessi contenuti ideologici e politici, e che i genitori siano sempre informati prima di qualsiasi iniziativa su tali temi.