Trovato morto Massimo Raffi la guardia giurata scomparsa il primo dell’anno

Trovato morto Massimo Raffi allontanatosi da casa con la pistola d'ordinanza poi usata per spararsi

Si è ucciso sparandosi un colpo con la sua pistola d’ordinanza. Il cadavere di Massimo Raffi, la guardia giurata 42enne scomparsa il primo gennaio scorso è stato trovato oggi, sabato 4 gennaio, intorno all’ora di pranzo nella sua vettura posteggiata in aperta campagna a Castelnuovo di Porto, località situata a nord della capitale.

Trovato morto Massimo Raffi allontanatosi da casa con la pistola d’ordinanza poi usata per spararsi

A trovare il corpo senza vita all’interno dell’auto, un’Audi 4 station wagon di colore nero targata CP458HR, sono stati i carabinieri della compagnia di Monterotondo, coadiuvati dai militari dell’Arma di Bracciano che stanno effettuando le indagini sulla morte dell’uomo e sulle sue ultime ore di vita, anche se, con ogni probabilità, il decesso sarebbe riconducibile a un gesto volontario.

La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’università di Roma La Sapienza e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’esame autoptico.

L’emergenza era scattata poche ore dopo l’allontanamento del vigilante dall’abitazione di Montelibretti dove viveva con la compagna. Raffi è stato visto per l’ultima volta nel quartiere romano di Torrevecchia e da quel momento non ha più dato più notizie di sé.

Le speranze c’erano rispetto al fatto che, nonostante fossero passati diversi giorni dal suo allontanamento, dal cellulare della guardia giurata erano partite alcune chiamate. I militari dell’Arma stavano cercando di rintracciarlo anche attraverso eventuali movimenti delle carte di credito ma la sua auto non compariva in nessuna delle riprese delle telecamere di videosorveglianza analizzate dagli inquirenti.

La scomparsa del 42enne era stata segnalata anche in un avviso diramato dal Comitato scientifico di ricerca scomparsi e in un’ulteriore scheda dell’associazione Penelope.

Sembra che alla base della decisione di andare via di casa ci fossero gravi problemi forse legati anche alla sua situazione lavorativa anche se ricopriva, anzi, incarichi sindacali nell’azienda per cui lavorava.

Era tra l’altro molto legato al figlio undicenne avuto dalla prima moglie da cui si era separato e che spesso andava a prendere all’uscita da scuola.

Gli ultimi contatti con la guardia giurata risalivano alle ore 16.00 del primo gennaio del 2025. Conoscendo la difficile situazione interiore che il 42enne stava attraversando la madre e la sorella ne avevano denunciato subito la scomparsa.

Massimo Raffi era alto 1,68 metri e pesava 78 chilogrammi, capelli neri tagliati corti e occhi verdi.

Indossava un maglione beige con chiusura lampo e una giacca di pelle beige, scarpe dello stesso colore e pantaloni scuri.

Altri segni identificativi erano alcuni tatuaggi con impresse le lettere “SM” sul braccio sinistro e la scritta Rocky sull’avambraccio.

Il ricordo sui social

La notizia della tragica fine di Massimo Raffi, purtroppo arrivata anche alla madre dal web, è rimbalzata subito sui social dove molte persone che conoscevano e altri che hanno voluto semplicemente presentare le loro condoglianze alla vedova e ai familiari hanno postato numerosi messaggi.

Che Dio ti abbia in gloria tra gli angeli del paradiso dove continuerai a proteggerci in servizio e grazie sempre per quello che ci hai donato e insegnato“, scrive un utente su Fb.

Non ci posso credere, da quel poco che ne sapevo era una grande persona che aiutava sempre tutti che hai fatto Massimo?” si chiede un altro con tono di disperazione.

Le parole sono superflue di fronte a un gesto così estremo. Ciao Massimo che il signore ti accolga tra le sue braccia e dall’altro proteggi tuo figlio e tutte le persone che ti porteranno nel cuore“, conclude infine una terza persona.

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