Un nuovo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario di un ospedale romano, si è verificato presso il pronto soccorso dell’ospedale “Sandro Pertini” dove una donna alla quale era stato negato il ricovero, ha aggredito un’infermiera e un’operatrice socio-sanitaria, provocando loro diverse lesioni.
Ferite due dipendenti in servizio, contro le quali la donna si è scagliata all’interno del pronto soccorso del Pertini
L’aggressione a seguito di una discussione all’interno del pronto soccorso, è avvenuta lo scorso giovedì 2 dicembre, quando la situazione rapidamente degenerata è sfociata in una reazione violenta della paziente.
La dinamica dell’aggressione
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, intervenuti sul posto, la donna si sarebbe recata al pronto soccorso dell’Ospedale Pertini, lamentando alcuni disturbi.
Non avendo ottenuto il ricovero che riteneva necessario, avrebbe iniziato per questo ad inveire contro il personale sanitario, mostrandosi particolarmente agitata, fino a quando la rabbia della donna, non si è trasformata in un’aggressione fisica nei confronti del personale sanitario.
Ad avere la peggio, un’infermiera e un’operatrice socio-sanitaria in quel momento in servizio, contro le quali la donna si è scagliata, prendendole a calci e pugni.
L’intervento dei Carabinieri e l’arresto
Lo scontro è avvenuto nel cuore del pronto soccorso in quel momento pieno di pazienti in attesa di essere visitati per ogni tipo di urgenza, facendo subito scattare la segnalazione al Numero Unico per le Emergenze 112.
All’arrivo sul posto dei militari, la donna 42enne, identificata come una senza fissa dimora è stata bloccata e portata in caserma con le manette ai polsi. Ora dovrà rispondere dei gravi indizi di interruzione di pubblico servizio e di lesioni a personale sanitario.
Le due dipendenti aggredite sono rimaste ferite e sono state curate per le diverse lesioni riportate con almeno una settimana di prognosi.
Un fenomeno allarmante
L’aggressione avvenuta al Sandro Pertini si inserisce purtroppo in un contesto più ampio di crescente violenza nei confronti del personale sanitario. L’episodio è il primo del 2025 appena iniziato, ma solo l’ultimo di una lunga serie di casi che negli ultimi anni si sono moltiplicati, tra aggressioni e minacce ai danni di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, spesso causati da attese prolungate, incomprensioni o da un generale clima di tensione.
Lo scorso 18 dicembre, una dottoressa è rimasta vittima dell’aggressione di un uomo che ha dato in escandescenza all’interno del Pronto Soccorso del San Filippo Neri appena inaugurato.