Sul filo di lana rispetto alla fine dell’anno e, quindi, alla disponibilità dei fondi, il X Municipio di Ostia ha deciso di contribuire alla realizzazione di un calendario dedicato alle musiciste d’Europa. Com’è successo già in diversi casi nel mese di dicembre, anche questo è un affidamento diretto.
E’ arrivato nel penultimo giorno utile l’affidamento diretto per la realizzazione di un calendario dedicato a eminenti musiciste vanto dell’Europa
Questi i fatti. Il 19 settembre la Commissione Pari Opportunità del X Municipio riceve la presidente dell’associazione “Toponomastica femminile” che ha sede nel quartiere Torrino di Roma. Questa propone all’amministrazione di contribuire economicamente alla realizzazione di un calendario, Calendaria 2025, che, come nelle precedenti quattro edizioni, sarà “dedicato a figure meritevoli dell’Unione Europea” , prendendo in esame “tutte le donne che si sono contraddistinte nell’arte della musica”.
Tre mesi dopo, ovvero a dicembre, l’amministrazione decide di aderire al progetto procedendo all’affidamento diretto della realizzazione del calendario con una dotazione economica di 1200 euro. La determinazione porta la firma del responsabile del procedimento il 30 dicembre ovvero il penultimo giorno utile per spendere i fondi a disposizione, considerato che presupposto essenziale è che “il progetto si svolgerà nel mese di dicembre 2024”.
Ora, che la musica sia un utile strumento di inclusione e di cultura, non c’è alcun dubbio. Che l’arte sia anche un percorso di pari opportunità, è indiscusso fin dai tempi di Artemisia Gentileschi, pittrice del XVII secolo. Ciò che è difficile da capire, invece, è quale ruolo possa ricoprire un municipio nella promozione delle più importanti musiciste d’Europa attraverso un calendario.
Insomma, per questa discutibile operazione ci si trova di fronte a un nuovo affidamento diretto com’è già successo con la pioggia di soldi concessi per gli eventi natalizi e come si intenderebbe fare, stando alle disposizioni impartite dalla Giunta Municipale, anche per l’acquisto di 10mila copie di un volume.