Violata la sicurezza dell’Altare della Patria: l’intruso bloccato al Vittoriano è un cittadino libico

Il cittadino libico aveva già scavalcato la recinzione del Vittoriano quando è scattato l'allarme attivando l'intervento delle forze dell'ordine 

Un grave episodio di violazione della sicurezza è avvenuto ieri all’Altare della Patria, il complesso monumentale del Vittoriano a Piazza Venezia, dove un cittadino straniero è stato sorpreso a scavalcare la recinzione,

Il cittadino libico aveva già scavalcato la recinzione del Vittoriano quando è scattato l’allarme attivando l’intervento delle forze dell’ordine

L’episodio di violazione della sicurezza ad uno dei simboli di Roma, è avvenuto eri mattina, notato dal personale della vigilanza che ha segnalato il tentativo di intrusione al numero unico per le emergenze 112, e richiedendo un intervento per fermare l’individuo che stava scavalcando la recinzione perimetrale.

L’intervento dei Carabinieri

Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, che hanno individuato e bloccato l’uomo all’interno del complesso monumentale.

Il cittadino arrestato, è stato identificato come un cittadino libico di 33 anni, e stando ai primi riscontro sarebbe stato trovato in stato di alterazione legata al consumo di alcolici.

Le conseguenze dell’intrusione

Nel tentativo di scavalcare la recinzione, il 33enne è rimasto ferito ed è stato trasportato in ambulanza al Policlinico Umberto I, dove è stato curato ma le sue condizioni non sono gravi.

Intanto però, le sue azioni hanno provocato un allarme generalizzato nella prima giornata dell’anno con il Giubileo iniziato, attivando tutti i protocolli  necessari dalle forze dell’ordine che hanno rafforzato i controlli.

Nonostante tutto l’uomo era riuscito ad avvicinarsi pericolosamente al complesso monumentale dove, fortunatamente, non si sono registrati danni al patrimonio artistico.

Il rapido intervento dei carabinieri ha evitato che l’intruso potesse causare ulteriori problemi. Ora nei confronti del 33enne, sanzionato per la violazione del regolamento di polizia urbana, potrebbero scattare ulteriori accertamenti, per verificare se il gesto sia stato realmente il risultato dell’alterazione dell’uomo, o una farsa attuata per verificare il livello di sicurezze del monumento.