Bonus 850 euro per gli anziani, al via domande all’Inps: a chi spetta e come richiederlo

(Adnkronos) –
Al via da oggi, 2 gennaio 2025, il Bonus Anziani 2025 (o Assegno Universale Anziani Non Autosufficienti), un contributo mensile di 850 euro erogato dall'Inps, che potrĂ  essere utilizzato solo per delle specifiche spese.  La misura, introdotta in via sperimentale per il biennio 2025/2026, mira ad aiutare le persone anziane in difficoltĂ  economiche e di salute e presenta requisiti di accesso molto stringenti che ne limitano la portata. Secondo le stime, la platea del Bonus Anziani sarĂ  di circa 25.000 persone in tutto il Paese.   Il trattamento è subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”, come specifica lo stesso Istituto in una nota.  PotrĂ  farne richiesta chi:  la titolaritĂ  dell'indennitĂ  di accompagnamento (che se sospesa non consentirĂ  di vedersi riconosciuta la prestazione).  – ha almeno 80 anni di etĂ  anagrafica; – un Isee non superiore a 6.000 euro; – un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico – legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico – Scientifica;;  – la titolaritĂ  dell'indennitĂ  di accompagnamento che, qualora sospesa, non consentirĂ  di vedersi riconosciuta la prestazione.  Il Bonus Anziani sarĂ  erogato con cadenza mensile e corrisponde a circa 850 euro al mese, che si aggiungeranno ai 531,76 euro dell’indennitĂ  di accompagnamento, per un totale di 1381,76 euro al mese. Questa somma non è tassabile e non è pignorabile. L’importo del Bonus potrĂ  essere utilizzato solo per alcune spese. Come si legge nel decreto, si potrĂ  usare per “remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale”. Nel caso in cui il contributo venga utilizzato per altri scopi, l’Inps può revocare il bonus e “il beneficiario è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente ricevuto, fermo restando il diritto della persona anziana non autosufficiente a continuare a percepire l’indennitĂ  di accompagnamento”.  L’Inps inoltre provvederĂ  al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.  
Il periodo di sperimentazione andrĂ  dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e comporterĂ  l’assorbimento dell'indennitĂ  di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli Ats, negli ambiti di propria competenza.  La domanda potrĂ  essere presentata telematicamente all’Inps dal portale dell’Istituto tramite il percorso "Sostegni, Sussidi e IndennitĂ  > Esplora Sostegni, Sussidi e IndennitĂ  > selezionando la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti e successivamente “Decreto Anziani – Prestazione Universale” ", sia personalmente, con la propria identitĂ  digitale, che tramite gli istituti di patronato.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)