Una violenta aggressione omofoba ha segnato la notte di Capodanno nel quartiere Prenestino della Capitale, dove una coppia è stata pestata e insultata da un branco mentre rientrava a casa dopo i festeggiamenti.
Aggressione omofoba al Prenestino. Una delle vittime: “Io ho saputo difendermi ma altri non sarebbero sopravvissuti”
Il grave episodio di omofobia ha visto coinvolta una coppia di uomini nella zona di Piazza Roberto Malatesta e segnalata in queste ore da Gaynet, che ha denunciato l’accaduto chiedendo che giustizia venga fatta.
L’aggressione al Prenestino
I due uomini, secondo la ricostruzione riportata da Gaynet, l’associazione che sta seguendo la vicenda, stavano semplicemente passeggiando mano nella mano di ritorno da una festa di capodanno, quando si sono visti circondare dal branco, un gruppo di almeno dieci persone che hanno dapprima iniziato ad insultarli per poi passare ai fatti.
L’aggressione è avvenuta intorno all’una di notte, lasciando Sthepano, un ragazzo peruviano residente a Roma, e il suo fidanzato Matteo feriti, a seguito della raffica di calci e pugni ricevuti mentre venivano riempiti di insulti omofobi.
Oltre un quarto d’ora da incubo per la coppia, che dopo la fuga del branco si è dovuta recare autonomamente al pronto soccorso nella nottata di emergenze in cui l’attesa di un’ambulanza sarebbe stata troppo lunga.
Giunti al pronto soccorso i due sono stati subito curati, ed in particolare Sthepano, è quello che ha riportato le ferite più gravi, tra cui un trauma cranico, il naso rotto e il volto tumefatto, con una prognosi di 25 giorni.
All’associazione proprio lui avrebbe riferito: “Io ho saputo difendermi in qualche modo, ma mi hanno aggredito in un modo così violento che altri forse non sarebbero sopravvissuti”.
La denuncia e le reazioni
La coppia ha sporto regolare denuncia, ma ora vuole che questa storia, l’ennesima brutale vicenda di omofobia, venga diffusa per sensibilizzare le persone contro questi comportamenti barbari, che vogliono punire senza limiti di violenza, comportamenti che non fanno male a nessuno: come quello di tenersi per mano.
L’episodio ha suscitato grande indignazione e preoccupazione. Le istituzioni locali si sono attivate per fare chiarezza sulla vicenda e garantire giustizia alle vittime. Diverse associazioni LGBTQIA+ hanno espresso la loro solidarietĂ alla coppia aggredita e hanno organizzato un presidio di protesta per sabato 4 gennaio a Piazza Malatesta.