Racket dei camper a Ostia. Questa volta l’ultima casa viaggiante sparita da un parcheggio di via delle Canarie il 7 dicembre scorso è stata ritrovata, grazie alla denuncia di alcuni occupanti di un campo nomadi situato sulla Tuscolana.
L’ultimo camper sparito sul Lido di Roma ritrovato in modo fortuito e restituito al suo proprietario
Il tizio, forse di origini slave, alla guida del veicolo privo di targa che si era presentato chiedendo ospitalità aveva discusso con alcuni ragazzi del campo che, infastiditi dalle sue continue intemperanze e dal suo stato di ubriachezza molesta, alla fine avevano chiamato i carabinieri.
Nonostante il camper fosse privo di entrambe le targhe, grazie al numero di matricola i militari dell’Arma sono risaliti rapidamente al suo proprietario. Ammaccature esterne a parte l’interno del mezzo era rimasto sostanzialmente intatto e anche se ci vorranno tre/quattro mila euro per risistemarlo la famiglia di Federico Proietti, moglie e due figli piccoli potrà di nuovo tornarci a viaggiare.
Nel frattempo il camper è stato trasferito in una rimessa di Ostia Antica dove è sotto sorveglianza. Il furto era avvenuto di notte nel posteggio situato sotto casa complice, forse, la sfortunata idea di Federico di spostare sulla sua macchina il dispositivo di localizzazione satellitare utilizzato in funzione antifurto.
Le circostanze del ritrovamento sollevano in ogni caso più di un interrogativo. Quello della famiglia Proietti è, infatti, solo uno dei tanti camper rubati su litorale romano soprattutto durante i mesi estivi ed è altrettanto sorprendente il fatto che un veicolo senza targa possa aver circolato dentro Roma in condizioni tra l’altro pessime e senza mai essere intercettato dalle forze dell’ordine.
E’ cosa nota che il Lido di Roma sia da tempo terreno di caccia per i ladri di questo tipo di automezzi che vengono spesso trasferiti e venduti all’estero, interi o anche come pezzi di ricambio, ma che finiscono talvolta nei campi nomadi per restarvi e non, come nel caso di specie, per poi essere ritrovati in modo del tutto casuale.
“E’ un fenomeno che va di pari passo con la mancanza di decoro di Ostia”, dice l’attivista civico Mauro Delicato, che aveva lanciato un appello sul web per aiutare Federico Proietti a ritrovare il suo camper.
“Se il territorio venisse controllato come si deve dalle forze dell’ordine non sarebbe così facile agire praticamente indisturbati. E’ un appello che rivolgo anche alla polizia locale di Roma Capitale le cui pattuglie agiscono con solerzia per multare i cittadini indisciplinati ma poi difettano nel controllo del territorio”.
“In passato -continua Delicato- i vigili in forza al Nucleo ambiente e decoro si attivavano sulla base di segnalazioni provenienti dai privati e io stesso ne facevo molte corredate da foto e video. Adesso le email e le denunce cadono nel vuoto, mentre il territorio di Ostia si riempie di rifiuti abbandonati in zone dove non ci sono neppure le telecamere di sorveglianza che costituirebbero almeno un deterrente al dilagare dell’indecenza”.
Penuria di controlli che hanno avuto, purtroppo, un effetto indiretto sul dilagare dei furti di camper compiuti ai danni di turisti ignari e convinti di essere al sicuro in una località di mare e di vacanza come il Lido di Roma.
I precedenti di cui sono rimasti vittime turisti ignari
Domenica 4 novembre scorso a finire nel mirino dei malviventi erano stati dei camperisti in arrivo dalla Sicilia. Un furto consumatosi sotto i loro occhi nel mezzo di una sosta fatta per visitare il castello di Giulio II a Ostia Antica. Appena il tempo di scattare una foto dall’alto, in cui appare ancora il profilo bianco del mezzo parcheggiato proprio di fronte al bastione medievale, ed ecco che i ladri sono entrati in azione in modo fulmineo, hanno disattivato anche un sofisticato sistema antifurto e si sono allontanati indisturbati.
Agli attoniti camperisti non è rimasto altro che tornare a casa in aereo.
Il 21 luglio vittime delle attenzioni dei ladri erano stati altri tre turisti. Un padre separato, in viaggio con la madre e un figlioletto di 4 anni che, per spezzare il viaggio di rientro da Tropea, avevano ceduto alla tentazione di un ultimo bagno nel Tirreno e sono stati derubati del camper appena parcheggiato su uno spiazzo di viale Mediterraneo, a due passi dalla spiaggia libera dove erano scesi in costume, ciabatte, asciugamani e ombrellone.
E così sono rimasti perché la loro casa viaggiante, in sosta regolare tra altri veicoli simili e anche più nuovi, era sparita in un baleno. Amaro, anche in questo caso, il ritorno via treno nel nord Italia dove abitano. Addosso avevano solo i costumi e le magliette regalate loro dalle stesse forze dell’ordine cui si erano rivolti per una denuncia tuttora senza esito.
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