Presto l’aeroporto Fiumicino raggiungerà il limite massimo della sua capienza dopo aver toccato, nell’anno in corso, il record di 50 milioni di passeggeri in transito. Le misure di ampliamento fanno già parte di un piano di investimenti privati da 9 miliardi di euro che, però, è fermo al palo dal tre anni.
L’allarme dell’amministratore delegato di AdR per sollecitare un rapido sblocco degli investimenti sull’aeroporto di Fiumicino
La denuncia e il contestuale appello a “dare urgente avvio ai lavori di espansione dello scalo” arrivano da Marco Troncone amministratore delegato di Aeroporti di Roma (Adr) che gestisce anche l’aeroporto di Ciampino, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
I numeri sono in costante incremento anche in questi giorni all’aeroporto di Fiumicino e toccheranno quota 1,5 milioni di viaggiatori nel periodo compreso tra il 20 dicembre e la fine dell’anno. Alle porte bussano intanto tutti gli arrivi già programmati o previsti per il 2025, anno di celebrazione del Giubileo che attirerà nella capitale anche i turisti animati da motivazioni più strettamente religiose.
Il piano di interventi del 2021, ancora in attesa del via libera da parte delle istituzioni, ha rimarcato Troncone, non costituisce solo un ulteriore volano di crescita ma un’irrinunciabile ciambella di salvataggio per “evitare un collasso da congestione se si avvereranno le previsioni che indicano per Fiumicino la possibilità di arrivare in tempi relativamente brevi a movimentare circa 60 milioni di arrivi”.
“Oggi siamo dentro i limiti ma l’espansione è già inevitabile -ha rimarcato il manager- considerate le stime rischiamo di arrivare tardi e di avere periodi di sofferenza se non ci diamo una mossa. Se vogliamo far lavorare bene l’aeroporto di Fiumicino come un hub per l’Italia ed il bacino del Mediterraneo, e quindi puntando sulle ondate di connessione, in particolare verso i mercati strategici, nella prima parte della giornata verso il Nord America e nella parte finale della giornata verso il Sud America e l’Asia, dobbiamo farlo da subito“.
Si tratta di un richiamo al bisogno di serrare i ranghi che, precisa Troncone, non deve far venire meno il rispetto dei criteri di “sostenibilità acustica” posti a tutela di tutti gli insediamenti urbani che si trovano nei pressi del Leonardo da Vinci.
L’alleanza tra la compagnia nazionale di bandiera Ita e Lufthansa, aggiunge il ceo di Adr, apre un ventaglio di ulteriori opportunità di sviluppo verso gli Stati Uniti “dove potrebbero aggiungere destinazioni anche utilizzando United Airlines, prevediamo poi un rafforzamento sul Sudamerica (Brasile e Argentina) e Messico e, sull’Africa, si potrebbe intensificare la connettività con il Nord e sicuramente puntare di più sulla parte sub-sahariana”.
Confcommercio auspica in linea con Adr una pronta attivazione del piano di sviluppo del “Da Vinci”
Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto, Pasquale Russo, che in relazione alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di Adr, si è unito all’appello lanciato per “portare subito a compimento il piano di sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino per attrarre in Italia una quota dei flussi turistici globali dei prossimi venti anni” pena il rischio di “chiudere la principale porta del nostro Paese verso il mondo”.
“Concentrare 9 miliardi di euro di risorse private nel territorio laziale significa generare un immediato beneficio economico per tutto il sistema produttivo e creare le condizioni strutturali affinché tutto il comparto commerciale e logistico di Roma e del Lazio possa avere nuove opportunità di crescita”.
“Al contrario, ulteriori ritardi nell’approvazione del piano -ha avvertito Russo- causerebbero nei prossimi anni un percorso di ristagno economico inaccettabile. Per questo siamo fiduciosi che il Governo e le altre istituzioni competenti vorranno dare immediata attenzione all’approvazione del piano di sviluppo di Fiumicino, il cui iter è iniziato più di tre anni fa“.