E’ scattato oggi, giovedì 19 dicembre, l’operazione di sgombero che sta interessando il campo rom dell’Albuccione a Guidonia, dove si trovavano ancora, tende e baracche con all’interno circa 130 occupanti, tra cui numerosi minori. Lo sgombero è stato disposto in seguito all’ordinanza n. 400 del 14 ottobre scorso, del sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo.
Sgombero all’Albuccione: ancora contestata l’operazione nel campo rom approvata anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
L’intervento ancora in corso da parte delle forze dell’ordine è partito all’alba, con un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, tra agenti della Polizia di Stato, Carabinieri e operanti della Polizia Locale di Guidonia Montecelio con i relativi servizi.
Lo sgombero del campo da tende e baracche, riguarderĂ i numerosi nuclei familiari ancora presenti, tra cui donne e minori, che dovranno lasciare le proprie l’area e dovranno essere presi in carico dai servizi sociali.
Contro lo sgombero era stato presentato un ricorso
Contro lo sgombero del campo rom abusivo di Albuccione a Guidonia, alcuni nuclei familiari residenti nel campo sostenuti dal Centro europeo per i diritti dei rom, avevano presentato un ricorso che mirava a bloccarlo, ma che venne respinto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che aveva confermato la legittimitĂ delle azioni intraprese dall’amministrazione comunale.
Sentenza a seguito della quale il sindaco Mauro Lombardo e l’assessore Cristina Rossi dichiararono: “La pronuncia della Corte ha fatto cadere le strumentalizzazioni che si sono tentate su una vicenda che necessitava di interventi urgenti per evitare che bambini, anziani e disabili continuassero a vivere in una situazione di degrado e pericolo”.
L’incendio e l’accelerazione dello sgombero
Il violento incendio che aveva poi devastato una vasta area del campo lo scorso agosto, ha ulteriormente sottolineato l’urgenza di intervenire, evidenziando le condizioni precarie in cui vivevano gli abitanti del campo, esponendoli a gravi rischi per la salute e la sicurezza, degli occupanti e di tutta la cittadinanza.
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Proprio la sentenza della Corte Europea, aprì la nuova fase per il definitivo sgombero del campo di Albuccione in corso da questa mattina, e per il quale l’amministrazione comunale ha garantito il rispetto dei diritti di tutti i cittadini coinvolti.
Tuttavia, è stata l’Associazione 21 Luglio oggi a tentare le ultime mosse per contestare il provvedimento, sottolineando come l’insediamento di Albuccione esista da oltre quindici anni.
La richiesta dell’associazione 21 luglio
“Questo sgombero forzato in prossimitĂ del Natale e del Giubileo della speranza, mette donne e bambini per strada. E’ uno schiaffo ai diritti umani, un pugno allo stomaco per quanti credono ai valori che Papa Francesco ha sottolineato nell’indire l’anno giubilare” – ha dichiarato Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 Luglio.
L’associazione che si occupa dei diritti dei Rom e dei Sinti, ha raggiunto il posto per monitorare tutte le fasi dell’operazione, ma intanto oltre a chiedere che siano rispettate le procedure e i diritti delle persone coinvolte, anche un intervento urgente per garantire alle persone sfollate un’accoglienza dignitosa e una soluzione abitativa a lungo termine.